Avis, Barelli: donazioni sospese d’accordo con la direzione sanitaria. Le scorte ci sono
Spett. redazione, desidero rispondere al donatore che ha scritto a proposito della chiusura temporanea del centro trasfusionale Ospedale di Merate.
La chiusura temporanea è stata discussa con la direzione sanitaria valutando le scorte di sangue in giacenza e l'uso di sangue in questo periodo. Si è valutato che fosse meglio sospendere qualche giorno e dirottare le risorse, medici, infermieri, volontari e quant'altro alla cura dei pazienti oggi bisognosi, urgentissimamente di essere assistiti piuttosto che avere scorte di sangue in frigorifero. E così è stato fatto dopo ponderata considerazione da tutte le parti. A riguardo le campagne dei media di questi giorni sul donare sangue, c'è stata una informazione scorretta, perché il donatore che normalmente risponde alla chiamata per lettera di recarsi al Centro a donare, un buon 20 per cento senza dire nulla non si presenta, e questo crea a noi un disservizio enorme, l'invito era rivolto, tra le righe, ai donatori dicendogli vai a donare. Da ieri i donatori scrivono alla sede - merate.comunale@avis.it - il perché della chiusura, e noi senza creare allarmismi inutili, ma con serenità, spieghiamo al donatore il caso, ci dicono che sono contenti di questo e restano in attesa di essere richiamati. Noi non ci dimentichiamo dei donatori. Il problema sarà quando ritorneremo alla normalità con camere operatorie aperte e tutto quel che circonda l'esigenza ospedaliera alle scorte di sangue, lì i donatori dovranno rispondere alle nostre chiamate, per garantire ancora una volta la serenità tra la popolazione. I giornali devono fare anche loro la parte di persuasione e non di collisione. Sperando di aver dato una risposta esauriente porgo un caro saluto a tutti i donatori non solo di sangue, ma che donano la loro vita alle persone bisognose di cure e affetto specialmente in questo periodo grazie di cuore.
La chiusura temporanea è stata discussa con la direzione sanitaria valutando le scorte di sangue in giacenza e l'uso di sangue in questo periodo. Si è valutato che fosse meglio sospendere qualche giorno e dirottare le risorse, medici, infermieri, volontari e quant'altro alla cura dei pazienti oggi bisognosi, urgentissimamente di essere assistiti piuttosto che avere scorte di sangue in frigorifero. E così è stato fatto dopo ponderata considerazione da tutte le parti. A riguardo le campagne dei media di questi giorni sul donare sangue, c'è stata una informazione scorretta, perché il donatore che normalmente risponde alla chiamata per lettera di recarsi al Centro a donare, un buon 20 per cento senza dire nulla non si presenta, e questo crea a noi un disservizio enorme, l'invito era rivolto, tra le righe, ai donatori dicendogli vai a donare. Da ieri i donatori scrivono alla sede - merate.comunale@avis.it - il perché della chiusura, e noi senza creare allarmismi inutili, ma con serenità, spieghiamo al donatore il caso, ci dicono che sono contenti di questo e restano in attesa di essere richiamati. Noi non ci dimentichiamo dei donatori. Il problema sarà quando ritorneremo alla normalità con camere operatorie aperte e tutto quel che circonda l'esigenza ospedaliera alle scorte di sangue, lì i donatori dovranno rispondere alle nostre chiamate, per garantire ancora una volta la serenità tra la popolazione. I giornali devono fare anche loro la parte di persuasione e non di collisione. Sperando di aver dato una risposta esauriente porgo un caro saluto a tutti i donatori non solo di sangue, ma che donano la loro vita alle persone bisognose di cure e affetto specialmente in questo periodo grazie di cuore.
Il Presidente AVIS Merate Odv - Stefano Barelli