Nelle settimane in cui il personale ospedaliero ignora turni e riposi arriva il codice disciplinare ASST. Che davvero esista il coglionevirus?
E' possibile aprire un provvedimento disciplinare nei confronti della responsabile dell'Ufficio Procedimenti Disciplinari dall'Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lecco dottoressa Ilaria Terzi? Probabilmente no e me ne dispiace. Io comunque un tentativo lo faccio e la faccio pubblicamente inviando una segnalazione avente oggetto: "Condotte ritenute di rilevanza disciplinare" a mezzo e-mail all'indirizzo upd@asst-lecco.it". E se volete potete farlo anche voi.
Mentre tutta Italia, ma potremmo dire il mondo intero, in questi giorni sta sostenendo l'operato di medici ed infermieri con manifestazioni plateali di affetto e ammirazione, oltre che di gratitudine, l'Asst di Lecco, il 6 marzo scorso, era talmente impegnata ad affrontare l'emergenza Coronavirus, che ha pensato bene di adottare il Nuovo regolamento disciplinare aziendale per il personale del comparto. In pratica nelle stesse ore in cui medici, infermieri e operatori della sanità venivano inghiottiti dal girone infernale dell'emergenza sanitaria, in un confortevole ufficio della direzione dell'Asst di Lecco, veniva adottato il nuovo regolamento disciplinare.
Ignorando che centinaia di dipendenti dell'Azienda sono impegnati ormai da settimane ad affrontare un'emergenza che peggiora di ora in ora, senza orari e senza risparmiarsi, il problema di qualche solerte burocrate è quello di dare attuazione al nuovo regolamento disciplinare. Sarebbe stato interessante vederli in faccia, gli operatori del Mandic di Merate, ma anche del Manzoni di Lecco, mentre, angosciati e stremati, aprivano la mail della dottoressa Ilaria Terzi, che annunciava il "lieto evento" e tutte le modalità da seguire per segnalare eventuali infrazioni al regolamento per l'avvio dei procedimenti disciplinari. Con la raccomandazione di "tenere presenti queste indicazioni al fine di agevolare l'Ufficio Procedimenti Disciplinari nello svolgimento dei propri compiti in maniera proficua ed efficiente e di non aggravare impropriamente il carico già imponente dello stesso". Da non credere! Mentre gli ospedali di tutta Lombardia e non solo, rischiano di implodere, il problema per i "vertici" dell'Azienda di Lecco è il "carico già imponente" dell'Ufficio procedimenti disciplinari.
Proprio in questi giorni abbiamo visto medici e infermieri accasciarsi sulla scrivania, vinti dalla fatica, e buttarsi a terra esausti. Li abbiamo visti implorare, imprecare e stringere i denti per non lasciare indietro nessuno. Abbiamo visto uomini e donne con i volti segnati dalla stanchezza, dalla sofferenza e dal senso di impotenza, invocare risorse e apparecchiature per poter fare di più e meglio. Gli stessi a cui sono state revocate le ferie e i permessi, e che da giorni non vedono i propri figli.
In tutto questo, la Terzi si raccomanda di non "aggravare" il suo ufficio. Se non fosse per la drammaticità del momento, ci sarebbe da ridere. E invece di fronte a tanta leggerezza non resta che piangere.
Se poi a tutto ciò aggiungiamo l'inaugurazione del supermercato di Merate di sabato scorso, c'è davvero da chiedersi se insieme al Coronavirus non stia dilagando anche il Coglionevirus, come sostiene qualcuno.
Ribadiamo il nostro "grazie" all'assessore alla Sanità Giulio Gallera, che ogni giorno, prima di dare le cifre dell'emergenza, non dimentica mai di ringraziare chi sta in trincea. E non dietro a una scrivania.
Mentre tutta Italia, ma potremmo dire il mondo intero, in questi giorni sta sostenendo l'operato di medici ed infermieri con manifestazioni plateali di affetto e ammirazione, oltre che di gratitudine, l'Asst di Lecco, il 6 marzo scorso, era talmente impegnata ad affrontare l'emergenza Coronavirus, che ha pensato bene di adottare il Nuovo regolamento disciplinare aziendale per il personale del comparto. In pratica nelle stesse ore in cui medici, infermieri e operatori della sanità venivano inghiottiti dal girone infernale dell'emergenza sanitaria, in un confortevole ufficio della direzione dell'Asst di Lecco, veniva adottato il nuovo regolamento disciplinare.
Ignorando che centinaia di dipendenti dell'Azienda sono impegnati ormai da settimane ad affrontare un'emergenza che peggiora di ora in ora, senza orari e senza risparmiarsi, il problema di qualche solerte burocrate è quello di dare attuazione al nuovo regolamento disciplinare. Sarebbe stato interessante vederli in faccia, gli operatori del Mandic di Merate, ma anche del Manzoni di Lecco, mentre, angosciati e stremati, aprivano la mail della dottoressa Ilaria Terzi, che annunciava il "lieto evento" e tutte le modalità da seguire per segnalare eventuali infrazioni al regolamento per l'avvio dei procedimenti disciplinari. Con la raccomandazione di "tenere presenti queste indicazioni al fine di agevolare l'Ufficio Procedimenti Disciplinari nello svolgimento dei propri compiti in maniera proficua ed efficiente e di non aggravare impropriamente il carico già imponente dello stesso". Da non credere! Mentre gli ospedali di tutta Lombardia e non solo, rischiano di implodere, il problema per i "vertici" dell'Azienda di Lecco è il "carico già imponente" dell'Ufficio procedimenti disciplinari.
Proprio in questi giorni abbiamo visto medici e infermieri accasciarsi sulla scrivania, vinti dalla fatica, e buttarsi a terra esausti. Li abbiamo visti implorare, imprecare e stringere i denti per non lasciare indietro nessuno. Abbiamo visto uomini e donne con i volti segnati dalla stanchezza, dalla sofferenza e dal senso di impotenza, invocare risorse e apparecchiature per poter fare di più e meglio. Gli stessi a cui sono state revocate le ferie e i permessi, e che da giorni non vedono i propri figli.
In tutto questo, la Terzi si raccomanda di non "aggravare" il suo ufficio. Se non fosse per la drammaticità del momento, ci sarebbe da ridere. E invece di fronte a tanta leggerezza non resta che piangere.
Se poi a tutto ciò aggiungiamo l'inaugurazione del supermercato di Merate di sabato scorso, c'è davvero da chiedersi se insieme al Coronavirus non stia dilagando anche il Coglionevirus, come sostiene qualcuno.
Ribadiamo il nostro "grazie" all'assessore alla Sanità Giulio Gallera, che ogni giorno, prima di dare le cifre dell'emergenza, non dimentica mai di ringraziare chi sta in trincea. E non dietro a una scrivania.
Angelo Baiguini