Un doveroso grazie a Giulio Gallera assessore regionale al welfare. E un invito alla severità nei controlli



Non gli abbiamo lesinato critiche, sia pure per interposto . . .direttore generale. Ma ora corre l’obbligo di ringraziare l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera. Da giorni sta martellando con ogni mezzo di comunicazione i lombardi che hanno tardato a credere davvero alla drammaticità della situazione. Gallera instancabilmente per 12-16 ore al giorno coordina l’intera rete ospedaliera regionale ma, soprattutto, fa opera di convincimento a restare a casa, evitare assembramenti, mantenere una distanza minima di un metro durante inevitabili colloqui.

Le uniche armi al momento a disposizione per evitare il dilagare del contagio.
Però le disposizioni vanno fatte rispettare costi quel che costi. Altrimenti i comportamenti assurdi di molti, soprattutto giovani, diventano pericolosi anche per coloro che osservano con scrupolo le disposizioni del DPCM dell’8 marzo e le indicazioni dell’assessore Gallera.
Quindi adesso spetta ai sindaci dare precisi ordini ai comandanti delle polizie municipali affinché  effettuino controlli a tappeto e ai carabinieri che alzino la soglia di vigilanza soprattutto di quei luoghi dove – e si sa quali – si possono creare assembramenti attenzionando in particolare gli spostamenti da un comune all’altro che, se avvengono, debbono avere valide motivazioni: lavoro o necessità indifferibili.
Ciascuno faccia la propria parte. Per il bene dell’intera comunità in cui vive.
Claudio Brambilla
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