Il Parco del Curone vieta l'uso dei tavoli da pic-nic e la sosta al Butto e Ca' Soldato
Tra le realtà che si stanno mobilitando al fine di contenere la diffusione del virus c'è anche il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone. Il presidente dell'Ente, Marco Molgora, ha infatti diffuso un comunicato in cui vengono elencate le nuove norme da rispettare all'interno del Parco, data anche la grande affluenza vista durante il fine settimana. "Ieri c'erano centinaia di persone in giro" ha detto Molgora, esponendo la sua preoccupazione "ed è necessario che si comprenda la necessità di evitare qualsiasi tipo di assembramento e di contatto anche all'aria aperta". Nella giornata di ieri tantissimi si sono ammassati per i sentieri del Parco e i luoghi di ristoro, lasciando, tra le altre cose, rifiuti da smaltire.

Nel comunicato sono dunque elencate le regole da seguire per vivere al meglio una passeggiata nel verde del parco senza rischiare un ulteriore contagio. Per quanto riguarda l'accesso agli uffici dell'Ente, è consentito - da ieri e fino al 3 aprile - solo prendendo appuntamento telefonicamente e solo ed esclusivamente per esigenze indifferibili. Ulteriormente - e necessariamente - più restrittive sono invece le limitazioni all'uso delle aree di Cascina Butto e di Cà Soldato.

L'Ente Parco vieta infatti categoricamente l'utilizzo dei tavoli da pic nic e la sosta nei pressi delle due località, al fine di evitare inutili e prolungati assembramenti. Anche il parcheggio di Cà Soldato è interdetto ai visitatori, norma che non comporta il divieto assoluto di transito ma si limita alla sosta. Si tratta di due provvedimenti necessari per tutelare la salute ed il benessere delle persone del territorio, poichè, come ha ricordato Molgora "tocca a tutti noi proteggerci collettivamente e impedire l’ulteriore sviluppo del contagio."
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