Merate: a volte basta ammettere una leggerezza per evitare l’ondata di critiche

La carica rivoluzionaria di questa Amministrazione si palesa spesso nell'ignorare le indicazioni delle Autorità superiori. Dalla regione - peraltro a trazione leghista come Merate - era stato consigliato di festeggiare diversamente la Gibiana, evitando il falò dato il valore altissimo di Pm 10 nell'atmosfera. E puntualmente Merate l'ha autorizzato. Ora, dal Presidente del Consiglio al Prefetto, tutti raccomandano di evitare assembramenti. E puntualmente Sindaco e Vice sindaco ci si sono trovati in mezzo.
Qui però bisogna confutare una volta per tutte la versione che i due e i loro sodali tendono a dare. La Legge è chiarissima e Procopio che è avvocato la dovrebbe conoscere: "....allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull'intero territorio nazionale, si applicano le seguenti misure: sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportano l'affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro...........".

Il testo è un estratto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Un decreto che impone la sospensione di qualsiasi evento pubblico o privato. Se l'italiano per tutti ha ancora un senso significa che alle 8,30 o alle 9 non fa alcuna differenza, l'assembramento andava evitato.
Detto questo, per troncare la pietosa tesi che gli interessati tentano disperatamente di far passare aggiungiamo che anche Conad avrebbe potuto rinviare il pur modesto evento ad altra data. Conad ha tutta la nostra riconoscenza per aver mantenuto i livelli occupazionali (non certo per la mediazione del sindaco come la propaganda leghista vuol far credere, ma a seguito di trattative a livelli ben più alti) e siamo certi che manterrà la promessa insita nello slogan pubblicitario: persone oltre le cose. Ma proprio perché le persone vengono prime delle cose si poteva aprire senza alcun nastro da tagliare, ma, al contrario, mettendo in campo tutte le misure atte a ridurre i contatti tra clienti e tra questi e i dipendenti.
La campagna delle Autorità politiche e sanitarie è martellante e anche i bimbi ormai sanno che devono evitare luoghi affollati e tenere le distanze minime. Per ciò sono chiuse palestre, piscine, musei, cinema, scuole, atenei, stadi, sale congressi, fiere, saloni meeting.....
Massimo Panzeri e Giuseppe Procopio, quest'ultimo, peraltro, autore di un bellissimo e più che condivisibile appello, potrebbero molto semplicemente ammettere che la loro presenza è stata una leggerezza, un segno di gratitudine verso Conad per aver garantito l'occupazione, che ha fatto però perdere loro di vista il decreto del Presidente Conte e le ordinanze della Regione. A volte la frasetta "scusate forse abbiamo sbagliato" vale più di cento post che suonano come dischi rotti. Capita a tutti di sottovalutare un'azione e poi pentirsene. Non c'è nulla di male, siamo umani.
Ma insistere con la storiella della festa privata delle 8,30 è surreale. Non tanto per Massimo Panzeri che sicuramente in buona fede ha voluto indossare la fascia tricolore per rappresentare la città in un luogo di notevole portata economica, quanto per Giuseppe Procopio che conosce la legge e dovrebbe sapere a memoria il contenuto dell'articolo 1 comma 2 del DPCM 4 marzo. Non si fosse presentato all'evento di lui sarebbe rimasto l'appello. Che sicuramente gli avrebbe fatto guadagnare cento punti di gradimento in più in città.    

Ecco il testo integrale del DPCM del 4 marzo. Così chiunque può trarre la giusta conclusione, oltre la propaganda della  . . . ."bestiola".  



L'invito pressante dell'assessore al welfare Giulio Gallera a evitare
assembramenti e mantenere le distanze
Claudio Brambilla
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