Pagnano: il bilancio della parrocchia, in calo le offerte. Ora si 'bussa' alle famiglie

Quale è il futuro che ci aspetta per i prossimi anni?
Se lo chiede la parrocchia San Giorgio di Pagnano, in particolare il consiglio affari economici che ha licenziato nelle scorse settimane il bilancio.
Si tratta di cifre che sono variate nel corso degli anni per via di tanti fattori (spese straordinarie, interventi manutentivi, acquisto di attrezzature, gestione degli immobili, ecc).
Negli ultimi sei anni il bilancio ha oscillato tra 260mila e 110mila euro e per il 2019 quello ordinario si è assestato attorno agli 85mila euro.
Con scrupolosità e attenzione, quelle che si attribuiscono al buon padre di famiglia, la parrocchia ha fatto fronte alle varie spese che si sono presentate riuscendo ad accantonare 30mila euro all'anno per gli interventi straordinari e per la restituzione del prestito di 60mila euro avuto dalla parrocchia di Merate
Nel giro di cinque anni, però, le entrate "ordinarie" si sono ridotte di molto, in alcuni casi dimezzate.
Le offerte sono calate drasticamente, sia quelle derivanti dalle Messe feriali e festive (passate da 23800 euro a 16.300) che dalle celebrazioni per battesimi, funerali, Prima comunione e Cresima (da 6200 euro a 2700).
Le Messe commemorative dei defunti nel 2014 portavano a raccogliere 9200 euro, l'anno scorso ci si è fermati a 4400.
Infine gli incassi in oratorio tra feste e iniziative sono passati da 7400 euro a 3700.
Una situazione che, chiaramente, ha portato la parrocchia a interrogarsi su come affrontare i prossimi anni e le sfide che le si pareranno di fronte.
Attorno a oratorio e parrocchia, tra l'altro, gravitano diverse realtà sportive, sociali, culturali ed educative che rivestono un ruolo importante e questo grazie anche agli immobili di proprietà: l'oratorio, il teatro (che necessita un intervento di sistemazione), le aule, la cucina, i giochi, 4 alloggi, la biblioteca, Casa Nicodemo, l'archivio storico, la casa vacanze a Sueglio.
Per custodire e migliorare l'eredità ricevuta”, a fronte delle incombenze che nei prossimi anni si faranno avanti, il consiglio ha così deliberato che sia necessario chiedere alla comunità uno stabile sostegno economico e in termini di collaborazione, introducendo una raccolta offerte a cadenza fissa presso le famiglie.
S.V.
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