Meratese: perseguitava la ex, il giudice lo condanna a oltre 2 anni e al risarcimento

2 anni e 6 mesi per il reato di stalking, 4 mesi per la detenzione di proiettili, 8mila euro di risarcimento danni e l'assoluzione per le accuse di calunnia e danneggiamento seguito da incendio.
Questa la sentenza pronunciata oggi dal giudice Martina Beggio che, nella giornata di martedì 25 febbraio, aveva concesso un breve rinvio per le repliche.

I fatti risalgono a un anno e mezzo fa con la fine della relazione di una coppia residente nel meratese.
L'uomo aveva iniziato a mettere in atto una serie di appostamenti sotto la casa dove era ospitata l'ex compagna, non avendo altro posto dove andare al termine del rapporto, perseguitandola con messaggi minatori,

Grazie ad una serie di denunce ai carabinieri di Merate la donna aveva ottenuto un divieto di avvicinamento che però, secondo quanto da lei riferito in aula, non avrebbe ostacolato l'ex compagno nel renderle la vita un inferno: le sarebbero state recapitate al nuovo domicilio una serie di fotografie che la ritraevano con il volto tagliato del tutto o graffiato.
Tra le accuse mosse c'era quella di aver inviato anonimamente una lettera al datore di lavoro della donna, in cui si asseriva che la stessa lo avrebbe diffamato fra i dipendenti. "Se non ci pensa lei, ci pensa qualcun altro a schiacciarla con un muletto" concludeva il mittente. Infine il presunto danneggiamento seguito da incendio dell'auto sostitutiva nella tarda serata dell'ottobre 2018.
Al termine dell'istruttoria il Vpo Caterina Scarselli aveva chiesto per l'imputato applicazione di una pena pari a 3 anni di reclusione, mentre l'avvocato di parte civile Maria Grazia Corti in rappresentanza della donna aveva quantificato i danni morali in 20.000 euro.

Invito all'assoluzione, invece, quello avanzato dall'avvocato difensore dell'imputato per insufficienza di prove per l'accusa di incendio a seguito di danneggiamento.
L'uomo, ha spiegato il legale, si sarebbe trovato nelle vicinanze della donna e dei luoghi da lei frequentati probabilmente per una serie di coincidenze, ma mai con l'intenzione di perseguitarla. Tanto che in più occasioni avrebbe cercato di aiutarla anche economicamente ritenendola non più equilibrata dopo l'accadimento di tali fatti.

Il giudice questa mattina ha emesso sentenza di condanna per lo stalking e la detenzione di proiettili e di assoluzione per la calunnia e l'incendio.

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