Merate: crollo dell'affluenza al mercato settimanale. La banca Intesa chiude al pomeriggio. In azione i truffatori

“Siamo rovinati”. Due parole lapidarie per descrivere la situazione al mercato di Merate sono quelle espresse da un commerciante con banco in via Viganò. Questa mattina il mercato settimanale che si è tenuto regolarmente ha avuto un crollo degli accessi. La situazione è stata particolarmente critica nella zona del centro storico dove ci sono i banchi di vestiario, accessori e oggettistica. Qui l'afflusso di gente è stato ridottissimo anche nelle ore di punta con momenti in cui in strada c'erano solo le bancarelle e gli ambulanti.
VIDEO




Complice sia la paura generata dai contatti in luoghi affollati sia l'incertezza del regolare svolgimento, l'utenza è stata ridotta al punto che molti hanno parlato di un vero e proprio disastro.

Rabbia tra gli ambulanti per il panico generato che ha portato a un crollo drammatico dei loro profitti che non potranno essere in qualche modo recuperati. “Per noi sono giornate perse e affari non conclusi” hanno raccontato “la merce che non riusciamo a vendere in questo periodo ci resterà a magazzino. E nessuno ci risarcirà dei danni subiti”.

Rabbia anche per la questione centri commerciali che, pur luoghi con affollamento di gente, hanno subito meno limitazioni e sembra che la gente preferisca concentrarsi in luoghi al chiuso piuttosto che preferire le piazze all'aria aperta.

Un calo di affluenza, ma meno drastico, anche tra i venditori di alimentari di Piazza don Minzoni.



Crollo anche per i bar che generalmente il martedì hanno momenti di grande ressa.

La banca Intesa San Paolo ha limitato gli orari di apertura degli sportelli dalle 8.30 alle 13 da lunedì a venerdì e con accessi a piccoli gruppi.

Galleria fotografica (vedi tutte le 15 immagini)


Proseguono nel frattempo i tentativi di truffa da parte di delinquenti che approfittano della situazione per intrufolarsi nelle case degli anziani, spacciandosi come questa mattina a Merate per tecnici di Lario Reti Holding in servizio per fare verifiche agli impianti per potenziali contaminazioni da coronavirus.

Tentativi messi in atto già ieri da falsi addetti ATS o operatori di Croce rossa e Croce bianca.

L'invito naturalmente è a non aprire e ad allertare le forze dell'ordine per segnalare l'accaduto.
S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.