Nel surreale clima da virus in Giunta si lavora alla notte bianca. Stanziamento? 40mila euro
Prima consentiteci una riflessione sul "caso" del momento: cancellati incontri sportivi, riunioni, assemblee di frazione, chiuse scuole, cinema, discoteche, teatri, mostre, sfilate, fiere, tutto sospeso, il coprifuoco persino i bar alle 18 devono chiudere (chissà perché alle 18) e poi invece i mercati nel lecchese si fanno (a differenza di quelli milanesi e bergamaschi invece sospesi). Ma signore benedetto qual è la logica che sta dietro queste decisioni? E Chi le assume? Se c'è un luogo dove quasi ci si scontra fisicamente, dove i contatti umani e lo scambio di sostanze biologiche sono inevitabili è proprio il mercato. Perché tutto il resto è vietato mentre il mercato si può tenere? Misteri di questa surreale situazione dove tanti si ammalano (molti meno rispetto all'influenza di stagione) e quasi nessuno muore, se non per altre cause.
Va beh, torniamo alle nostre miserie. Dunque da un paio d'anni non si tiene più la notte bianca. La città è per ciò affranta e ne chiede a gran voce il ripristino. Però nessuna associazione cittadina se la sente. Troppo lavoro per poche ore buone, diciamo dalle 21 alle 24, poi da lì in avanti solo grande rumore e nessun costrutto. A parte i bar, nessun commerciante ne sente il bisogno e a volte pure i bar sono in rivolta perché succede che davanti alla porta d'ingresso gli organizzatori piazzino un mescitore di birra.
Ma il Palazzo la pensa diversamente: è un evento culturale, il maggiore per contenuti cui può arrivare l'attuale titolare del dicastero. E volete che si faccia scappare l'occasione di esprimere il massimo di sé? Quando mai. Dunque si prepara la delibera di Giunta per ricercare un privato che voglia organizzare l'evento. Era già successo nel 2015 ma, per carità cristiana, evitiamo di entrare nel merito. Qualcuno però ricorderà il caos che generò la nottata e i grandi vantaggi di cui godette l'organizzatore che poi però finì lo stesso non troppo bene. Per rendere succulento il piatto la Giunta ha pensato di mettere in palio 40mila euro. Si, avete letto bene, 40mila euro per 3-4 ore di festa. Oh certo poi dall'assessorato al Bilancio spiegano che si aggiudicherà l'appalto la società che proporrà la riduzione maggiore del contributo pubblico. Ma se anche fossero solo 10mila euro ci si rende conto dell'incongruenza della spesa? Uno spreco ignobile di denaro pubblico. Con gli stessi soldi si può chiedere a una decina di associazioni cittadine di organizzare un evento di piazza a rotazione, dieci eventi significativamente destinati ai bambini che di certo ottengono ritorni economici ben superiori a una banale notte bianca.
L'iter andrà seguito con attenzione. E denunciato. E' vero che ora i soldi ci sono - 40mila euro per natale, 90mila per illuminare l'area Cazzaniga ecc. ecc - ma nessuno ha il diritto di dilapidarli. Soprattutto chi governa con il consenso della minoranza della popolazione.