Lomagna: arrivato in Italia dall'Albania su un barcone,Klaudio Ndoja è la stella del basket

Lunedì 2 marzo, per il comune di Lomagna sarà una giornata interamente dedicata allo sport, ed in particolar modo al basket, grazie alla testimonianza di un grande campione. Il giocatore Klaudio Ndoja, infatti, sarà il super ospite dei percorsi progettuali "Io tifo positivo" e "Un pezzo di me un pezzo di noi - Cittadini del mondo a Lomagna", organizzati grazie ad una forte sinergia tra una serie di realtà del territorio come il Comune, la parrocchia Ss. Pietro e Paolo, il GSO e Comunità Nuova.


Il primo degli incontri è in programma presso la scuola primaria di via Matteotti, dove dalle 14.15 alle 16, Ndoja incontrerà i ragazzi delle classi quinte e gli educatori di Comunità Nuova per portare la sua testimonianza sui valori dello sport. Kaludio, infatti, non è un giocatore di basket qualunque: classe 1985, di orgine albanese, è arrivato in Italia all'età di dodici anni a bordo di un barcone che l'ha portato dalla sua città natale, Scutari, fino alle coste di Brindisi. Il suo racconto, dunque, non sarà quello di una classica ascesa tra le stelle del basket, ma una storia di speranza e di conquiste raggiunte duramente, che hanno anche ispirato un libro, dal titolo "La morte è certa, la vita no - Storia di Klaudio Ndoja".
Una volta terminato l'incontro con i piccoli della quinta elementare, il campione si sposterà presso la palestra comunale di via Matteotti, dove le squadre giovanili del basket avranno l'occasione di scendere in campo con un coach molto speciale che si allenerà con loro, spiegando di come i suoi sforzi l'abbiano condotto dalla panchina di un campionato CSI fino all'Aurora Desio, per arrivare, finalmente, in serie A. Per i giovani aspiranti cestisti sarà dunque una grande occasione per conoscere i segreti di un campione che ha, tra l'altro, rappresentato l'Italia nel '3vs3 Street Basket World Championship', svoltosi a Mosca nel 2010 ed ha militato nella rosa dei giocatori della nazionale albanese.


Klaudio Ndoja

Per una giornata con un campione non può mancare una cena in compagnia; al termine degli allenamenti, il gruppo si sposterà infatti presso il salone dell'oratorio di via don Carlo Colombo, dove gli atleti più grandi troveranno ad attenderli una gustosa cena per un momento di relax e divertimento. Dopo il momento conviviale, infine, alle 20.45 la Sala della Comunità ospiterà la serata dal titolo "Migrare non è un gioco", aperta a tutta la cittadinanza. Sarà l'occasione per ascoltare il racconto in prima persona di qualcuno che ha vissuto sulla sua pelle un'esperienza migratoria, e di cosa significhi arrivare in giovane età in un paese diverso da quello in cui si è nati, custodendo nel cassetto il sogno di giocare a basket. Durante l'incontro interverrà anche l'operatrice della cooperativa L’Arcobaleno di Lecco Brizida Haznedari.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.