Merate: 'ripreso' per avere posteggiato sulle strisce, aggredisce a calci e pugni un cittadino


Calci e pugni in nome del senso civico. Sarebbe stato questo lo scotto che ha dovuto pagare un cittadino per aver chiesto ad un automobilista in sosta di spostarsi dall'attraversamento pedonale a due passi dal municipio di Merate.
Un gesto che però ha avuto degli strascichi e ora S.G. si trova a dover rispondere di lesioni personali aggravate e minacce.
Secondo quanto raccontato quest'oggi al giudice Mariachiara Arrighi dalla parte lesa, che nel marzo 2016 stava attraversando la strada in Piazza degli Eroi, sarebbe bastata una sola frase per fare andare su tutte le furie il suo interlocutore (posteggiato mentre telefonava in auto sulle zebre): “le strisce sono per i pedoni”.
Prima gli insulti direttamente rivoltigli dal finestrino, poi, aperta la portiera, i calci e i pugni in tutto il corpo.
“Ho corso intorno alla macchina per sfuggirgli” ha riferito la presunta vittima, costituitosi parte civile in questo processo e assistito dall'avvocato Massimiliano Vivenzio “poi ho pensato di rifugiarmi in municipio, ma ho trovato la porta sbarrata”.
Il pestaggio sarebbe dunque proseguito anche sotto gli uffici comunali, dove poi sono intervenuti i vigili, in qualche modo allertati dallo scompiglio. Poco hanno saputo dire in merito all'accaduto la compagna della persona offesa e il commissario di Polizia Locale Angelo Belloli, non avendo assistito alla scena fin dall'inizio.
Per il prossimo 8 maggio è stato fissato l'esame dell'imputato, difeso dall'avvocato Massimo Tebaldi.
F.F.
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