Merate: un carosello tecnologico che dimentica l’ambiente e maschera una Giunta priva di idee

La Giunta in carica ha il privilegio di dimostrarci quanto siamo ingenui, nonostante le innumerevoli primavere sul groppone. Pensate un po' che eravamo certi fino a ieri sera, addì 13 febbraio 2020, che una delle priorità cittadine fosse la sicurezza, dopo che pure i vertici delle forze dell'ordine avevano ammesso quanto sia esposta alla malavita questa fascia rispetto al resto della provincia. Non solo, ma eravamo incrollabilmente convinti che accanto alla pulsione tecnologica fosse ormai consolidata una forte preoccupazione per l'ambiente da concretizzarsi, come avviene un po' in tutta Europa, con imponenti campagne di forestazione.

Tutto sbagliato: Massimo Augusto Panzeri e Andrea Ambrogio Robbiani - salvi gli altri assessori - ci hanno dimostrato, ordinanze alla mano, che prioritaria è la lotta alla deiezioni dei cani (contro la minzione ci si sta attrezzando) tanto da allestire una pattuglia di agenti in borghese al precipuo scopo, non già di impedire i furti, ma di sorprendere l'evacuatore a quattro zampe non sufficientemente supportato dal padrone a due.

Quanto alla forestazione, procedendo col metodo inverso, da sempre le piante si tagliano, che diamine è la storia dell'uomo. La legna arde nei camini e fa niente se la Lombardia ne ha imposto forti limitazioni perché causa di inquinamento da Pm10. E se detti alberi stanno dentro i confini della Riserva? "Ma che importanza ha perbacco, se il privato deve fare legna, taglia. Con la nostra autorizzazione ovviamente".

Olà..... Adesso sì che abbiamo aperto gli occhi. E poi per i ladri che impazzano sono in campo i membri dei diversi gruppi di controlli di vicinato capitanati dal comandante Bellenzier; mentre sul taglio delle piante avevamo già salmodiato una prece, con circa 300 esemplari abbattuti da settembre a oggi senza che il piano di forestazione contenuto nel programma di Piùprospettiva abbia ancora trovato attuazione, a parte la sceneggiata di novembre.

In compenso, però, abbiamo lo streaming, con le dirette dal Consiglio comunale che, come noto, è talmente preso d'assalto dal pubblico che molti restano sul piazzale. Ora i meratesi avidi di sapere potranno guardare il loro programma preferito stando comodamente seduti nel salotto di casa. La spesa? Modesta: 4.100 euro per 7 riprese anche se in bilancio figurano 10mila euro. L'Assessore alla tecnologia e all'ambiente, nell'ordine, sta lavorando per noi con altre sorprese dopo il car sharing: il bike sharing, il digital lab, l'area star-up e co-working il tutto proiettato verso il modello smart-land condito da spruzzate di city green.

E tutto d'un fiato.

 

Possiamo dire che la delusione verso questa maggioranza "stravaccata" dove sono evidenti le divisioni tra il duro Robbiani da una parte e tutti gli altri, con Panzeri in mezzo (non a fare il buco però eh Strina...) è andata oltre le previsioni? Che la Giunta non ha uno straccio di idea appena appena fuori dalla gestione condominiale? L'unica bella pensata by Beppe Procopio (fa in...)era la risistemazione del centro città con l'edicola riportata in piazza Prinetti e il parco delle Rimembranze allargato. Ma è naufragata per mancanza di contributi extra bilancio. Senza questa idea, non resta altro che via Verdi, un tormentone insopportabile divoratore di risorse pubbliche da vergogna. E questa sarebbe la Lega del cambiamento....!

 

Claudio Brambilla
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