Busnago: otto famiglie senza casa dopo l'incendio Comune e parrocchia mobilitati

Sono otto le famiglie che hanno dovuto trascorre la notte fuori casa, dopo il violento incendio che ieri mattina, lunedì, ha seriamente danneggiato una palazzina in via Libertà 2, all'interno del complesso residenziale Anna. Il sindaco Marco Corti, preso atto della relazione del responsabile dell'Ufficio lavori pubblici del comune, il geometra Raffaele Manzo, non ha potuto fare altro che dichiarare l'inagibilità di otto abitazioni, a causa dei gravissimi danni causati dall'incendio, che ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro. Questa mattina, martedì nell'area circostante all'edificio era ancora forte l'odore del fumo causato dall'incendio. Ci vorrà molto tempo prima che le otto famiglie possa fare ritorno alle loro case. In particolare per tre loro, che abitavano nelle mansarde i tempi si preannunciano particolarmente lunghi, in quanto il fuoco ha divorato completamente i tetti delle loro abitazioni. Gli altri cinque alloggi potranno tornare agibili in tempi più brevi in quanto non sono stati intaccati direttamente al fuoco.


Ad avere la peggio è stato l'alloggio di proprietà di Francesco Broccolo di San Vittore Olona e affittato alla famiglia di Thiago Neder Oliveira. Il fuoco ha completamente divorato il tetto intaccando anche l'abitazione posta al piano inferiore. E' andata invece distrutta solo la copertura dell'abitazione di proprietà di Ferdinando Casiraghi di Vimercate e occupata da Hassan Awadalla Abdellatif, ma anche in questo caso i danni sono stati ingenti.
Serie conseguenze anche alle abitazioni di Enrico Vian di Trieste (affittuaria Sonia Dini), di Cecilia Abbate, comproprietaria residente nell'immobile, di Salvatore Coppola, comproprietario e residente e infine di Michele Ronco, anch'esso residente in via Libertà 2. Tutte le abitazioni inoltre sono state inevitabilmente danneggiate anche dall'acqua utilizzata dai vigili del fuoco per spegnere le fiamme.


Sulle cause dell'incendio dovranno ora esprimersi i Vigili del fuoco e i carabinieri di Vimercate, intervenuti sul posto. Sembrerebbe, ma l'ipotesi deve essere confermata, che ha causare l'incendio del tetto, sia stato il cattivo funzionamento della camma fumaria di una stufa a pellet all'interno di un'abitazione, dove al momento non c'era nessuno.
Passata la paura e superati i primi momenti dell'emergenza, l'Amministrazione comunale si è subito mobilitata per trovare una soluzione alle famiglie costrette a lasciare la loro casa.
"Stiamo cercando di fare rete - ci ha detto il vice sindaco Alessandro Fumagalli, che ieri si è recato sul posto quando ancora era in corso l'incendio - Questa notte una famiglia è stata alloggiata all'Hotel Pianura, mentre le altre hanno trovato ospitalità presso parenti ed amici. Superata l'emergenza dobbiamo trovare il modo perché le famiglie coinvolte possano tornare a vivere nella normalità. I tempi di ripristino si preannunciano particolarmente lunghi, almeno per tre degli otto appartamenti interessati dall'incendio. Purtroppo sui tempi dei lavori influiranno anche le condizioni metereologiche, in quanto se dovesse venire a piovere i tempi inevitabilmente si allungherebbero".
Anche la Parrocchia è stata coinvolta in quella che potrebbe trasformarsi una gara di solidarietà.
"Sono stato contattato ieri in giornata dal consigliere Danilo Quadri - ci ha rivelato il parroco don Eugenio - il quale mi ha fato presente l'emergenza venutasi a creare. Recentemente a causa del decesso di un'inquilina si è liberato un appartamento di nostra proprietà qui in centro. Ho subito coinvolto la Commissione affari economici della parrocchia per valutare se ci sono i presupposti per poter ospitare almeno una di queste sfortunate famiglie".

Il bilancio dell'incendio è estremamente pesante, ma fortunatamente non ci sono state conseguenze fisiche per le persone, ma certamente tanta paura. Infatti ieri mattina, quando sono divampate le fiamme, una mamma con i due figli di e 9 11 anni per a fuggire alle fiamme avevano raggiunto il terrazzo. Fortunatamente poi sono però riusciti ad abbandonare l'abitazione e mettersi in salvo.

 

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