Merate: il titolare della rosticceria La Pagoda bloccato nella Cina colpita dal Coronavirus

Dapprima ha deciso di trattenersi ancora qualche giorno nel suo paese d'origine, a tre ore di auto da Guangzhou, in Cina, per evitare spostamenti che lo avrebbero sottoposto alle difficoltà che in quei giorni ha avuto chiunque salisse su un aereo. Poi, con il blocco generale dei voli, è stato definitivamente costretto a rimandare il suo rientro in Italia ancora per un po'.

E' quanto successo al titolare del take away La Pagoda di via Indipendenza, a Merate, unico della famiglia che gestisce il locale ad essere rientrato in patria nelle settimane della pandemia di Coronavirus. L'uomo, tuttavia, si trova ad una distanza considerevole dall'epicentro della diffusione del virus, partito da Wuhan, di circa 800 km. Guangzhou non è rimasta indenne dal contagio, ma nel paesino in cui si trova il titolare del ristorante meratese nessuno si è ammalato. Una rassicurazione in più per i famigliari, la moglie e le due figlie, rimaste in città sebbene il locale che gestiscono sia rimasto chiuso per ferie alcuni giorni e abbia riaperto solo oggi, lunedì 10 febbraio.
''Papà sta bene e gli abbiamo consigliato anche noi, inizialmente, di rimandare il rientro'' ha spiegato una delle ragazze. Avendo riaperto oggi, ha poi aggiunto, ancora non hanno potuto ''testare'' gli effetti che la paura del Coronavirus, in buona parte ingiustificata, potrà avere sul rendimento dell'attività.
A.S.
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