San Leopoldo Mandic eletto protettore dei malati di tumore

San Leopoldo Mandic è stato eletto a protettore dei malati di tumore.
L'annuncio è stato dato nei giorni scorsi dal vescovo Claudio Cipolla, insieme all'ex generale dei cappuccini, fra Mauro Jöhri, a fra Flaviano Gusella, rettore del santuario di Padova dove sono conservate le sue spoglie.

Paolo Castelli di Pagnano miracolato da San Leopoldo Mandic


A chiederlo a gran voce erano stati in tanti, addirittura con una raccolta firme partita nel 2016 e giunta a 70mila adesioni.
L'annuncio è arrivato, tra l'altro, in concomitanza con la giornata mondiale del malato e nei giorni in cui Padova inaugura l'anno che la vede capitale europea del volontariato. Dunque una missione a servizio degli altri che è sempre stata la caratteristica principale del frate, figura mite, pervasa da una fede incrollabile e vicino alle sofferenze dell'uomo. E proprio a un uomo malato, in fin di vita, l'intercessione di Frate Leopoldo ha dato la guarigione, attestando così un miracolo che è tra quelli annoverati per la sua causa di beatificazione, avvenuto all'ospedale di Merate (che ha preso poi il nome dal cappuccino).

Era il 1962 quando tutti, tranne la devota moglie, avevano dato per spacciato Paolo Castelli, residente a Vizzago in frazione di Pagnano. A salvarlo una fede incrollabile manifestatasi in una immaginetta del frate Leopoldo Mandic, già allora in odore di santità e la cui devozione si era diffusa in diverse parti del nord Italia, appoggiata sul petto che fece guarire l'uomo dalla trombosi massiva dei vasi mesenterici che per la medicina non avrebbe avuto scampo.
S.V.
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