Merate: rissa al supermercato, a giudizio una coppia marocchina e 2 italiani 'brilli'

La spesa è finita... in Tribunale. Rissa e lesioni personali le accuse che accomunano due coppie: marito e moglie con casa a Brivio ma di origini marocchine, questa mattina sono comparsi al cospetto del giudice Martina Beggio, raccontando la loro versione dei fatti, dopo già essersi costituti anche anche parte civile nel procedimento che li vede nella veste di imputati; marito e moglie italiani invece parrebbero aver fatto perdere le loro tracce, lasciando che in Aula a rappresentarli si presentassero gli avvocati Plebani e Sironi, nominati per loro d'ufficio. La vicenda che ha portato i quattro a giudizio è ambientata tra le casse del Penny Market di Merate. Era il 14 gennaio 2017 quando la donna di origine magrebina, in compagnia di una connazionale, si apprestava a pagare la merce appena prelevata dagli scaffali. Mentre ancora le due amiche posizionavo i loro prodotti sul nastro, per essere "battuti" dalla cassiera, sarebbero state raggiunte dai due italiani che, visibilmente ubriachi, avrebbero appoggiato le loro lattine di birra mischiando le due distinte spese, sostenendo di avere fretta e arrivando poi a insultare le due stranieri con frasi come "vai al tuo Paese" e parolacce come "bastardi" e "vaffanculo", non colte dalla briviese in quanto in evidente difficoltà nel capire l'italiano ma tradotte invece dalla sua conoscente, decisamente più padrona della lingua, tanto da riuscire a chiedere ai due sconosciuti di calmarsi. Ma le cose sarebbero degenerate: i "nostrani" avrebbero colpito infatti prima il marito della marocchina che la attendeva vicino alla cassa; questo parrebbe aver poi reagito quanto i due "avversari" avrebbero scagliato un pugno in volto a sua moglie, facendole perdere i sensi e spaccandole due denti per i quali si è poi resa necessaria l'asportazione in ospedale, come riferito dalla stessa persona offesa, tacciata a sua volta di aver scagliato un barattolo di maionese all'indirizzo della coppia di italiani, prima di "lasciarsi giù". Un parapiglia, insomma, con accuse incrociate, nell'ambito del quale i due coniugi originari del Nord Africa - come sostenuto oggi in Aula - avrebbero solo reagito alla violenza gratuita dei due brilli che, non essendo comparsi al cospetto del giudice, verranno giudicati sugli atti prodotti dalle forze dell'ordine e sulle dichiarazioni rese dai due marocchini e dalla loro amica, sentita oggi come testimone. La discussione finale è prevista il 6 maggio.
A. M.
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