Osnago: i ragazzi dell'Audace incontrano Francesco Rossi terzo portiere dell'Atalanta
È stata una serata importante quella di lunedì 3 febbraio per i giovani calciatori dell'Audace di Osnago, che presso la sala civica "Sandro Pertini" hanno potuto parlare con un loro compaesano e collega professionista: Francesco Rossi. L'esempio di Francesco, che dall'Audace è passato a giocare in serie A come terzo portiere dell'Atalanta, servirà sicuramente a motivare i moltissimi bambini e ragazzi, tra esordienti, giovanissimi e pulcini, che hanno riempito la sala per ascoltarlo e fargli domande.
La presenza di Francesco è stata voluta dall'associazione "Facciamoci Sentire Osnago" che, insieme all'amministrazione, si augura di dare così il via a una serie di appuntamenti. Come ha detto il consigliere comunale Federico Dusi, l'idea è di creare un gruppo di ragazzi che possa lavorare alle tematiche che gli interessano, tra le quali anche lo sport. Sono intervenuti anche l'assessore Felice Rocca e il sindaco Paolo Brivio, che hanno ringraziato Francesco e l'associazione e hanno esortato i ragazzi a perseverare nel loro sogno di diventare un giorno giocatori professionisti. Rossi ha raccontato delle sue prime esperienze col calcio a 6 anni, delle giovanili dell'Atalanta e poi in varie squadre della Serie C dopo i 18 anni, e infine del ritorno all'Atalanta ma stavolta in Serie A."È stato impegnativo, me è sempre stata la mia passione" ha detto Francesco a proposito dei suoi esordi, "e i sacrifici che ho fatto li ho condivisi con i miei genitori e con mio fratello, che mi hanno sempre supportato." Ha anche parlato di cosa si provi a far parte di una squadra amata dai suoi tifosi e che ha portato il calcio di provincia fino alla Champions League: "È una sensazione bellissima, tutti a Bergamo tengono in maniera viscerale all'Atalanta. Ci è capitato più volte di trovare una marea di tifosi ad aspettarci al ritorno all'aeroporto di Orio." Tra le domande che gli sono state rivolte dai ragazzi dell'associazione ce ne sono state di riguardanti il conciliare il calcio con la sua dieta vegetariana - "È una scelta che ho voluto fare, ma non ci sono controindicazioni dal punto di vista dell'integrazione alimentare." -, le sue abitudini durante i momenti liberi dagli allenamenti - "Prima ero molto rigido, ma adesso penso che se uno mangia e beve bene tutto l'anno non sia un problema sgarrare un giorno ogni tanto." - e cosa vorrebbe fare dopo la sua carriera di calciatore - "Adesso sto studiando psicologia all'università e per adesso penso che il mio futuro possa essere in quel campo."I ragazzi dell'Audace hanno invece rivolto a Francesco domande sulle sue esperienze nell'Atalanta, ma anche curiosità più leggere riguardanti gli interessi dei più giovani. Tra di esse cosa si provi a vedere il proprio personaggio nei videogiochi calcistici, a battere squadre importanti come Juventus e Milan e a sentire l'inno della Champions, ma anche quale sia lo stadio più bello in cui ha giocato, chi sia più forte secondo lui tra Ibrahimovic e Ronaldo e se farebbe mai l'allenatore all'Audace. Rossi ha risposto a tutti, tra il serio e il divertito, e ha promesso ai suoi giovani ammiratori di mandargli un video con i saluti di Papu Gomez e della squadra. Alla fine della serata Francesco si è reso disponibile per delle foto di gruppo e ha dispensato autografi a tutti i ragazzi che lo hanno circondato entusiasti.
La presenza di Francesco è stata voluta dall'associazione "Facciamoci Sentire Osnago" che, insieme all'amministrazione, si augura di dare così il via a una serie di appuntamenti. Come ha detto il consigliere comunale Federico Dusi, l'idea è di creare un gruppo di ragazzi che possa lavorare alle tematiche che gli interessano, tra le quali anche lo sport. Sono intervenuti anche l'assessore Felice Rocca e il sindaco Paolo Brivio, che hanno ringraziato Francesco e l'associazione e hanno esortato i ragazzi a perseverare nel loro sogno di diventare un giorno giocatori professionisti. Rossi ha raccontato delle sue prime esperienze col calcio a 6 anni, delle giovanili dell'Atalanta e poi in varie squadre della Serie C dopo i 18 anni, e infine del ritorno all'Atalanta ma stavolta in Serie A."È stato impegnativo, me è sempre stata la mia passione" ha detto Francesco a proposito dei suoi esordi, "e i sacrifici che ho fatto li ho condivisi con i miei genitori e con mio fratello, che mi hanno sempre supportato." Ha anche parlato di cosa si provi a far parte di una squadra amata dai suoi tifosi e che ha portato il calcio di provincia fino alla Champions League: "È una sensazione bellissima, tutti a Bergamo tengono in maniera viscerale all'Atalanta. Ci è capitato più volte di trovare una marea di tifosi ad aspettarci al ritorno all'aeroporto di Orio." Tra le domande che gli sono state rivolte dai ragazzi dell'associazione ce ne sono state di riguardanti il conciliare il calcio con la sua dieta vegetariana - "È una scelta che ho voluto fare, ma non ci sono controindicazioni dal punto di vista dell'integrazione alimentare." -, le sue abitudini durante i momenti liberi dagli allenamenti - "Prima ero molto rigido, ma adesso penso che se uno mangia e beve bene tutto l'anno non sia un problema sgarrare un giorno ogni tanto." - e cosa vorrebbe fare dopo la sua carriera di calciatore - "Adesso sto studiando psicologia all'università e per adesso penso che il mio futuro possa essere in quel campo."I ragazzi dell'Audace hanno invece rivolto a Francesco domande sulle sue esperienze nell'Atalanta, ma anche curiosità più leggere riguardanti gli interessi dei più giovani. Tra di esse cosa si provi a vedere il proprio personaggio nei videogiochi calcistici, a battere squadre importanti come Juventus e Milan e a sentire l'inno della Champions, ma anche quale sia lo stadio più bello in cui ha giocato, chi sia più forte secondo lui tra Ibrahimovic e Ronaldo e se farebbe mai l'allenatore all'Audace. Rossi ha risposto a tutti, tra il serio e il divertito, e ha promesso ai suoi giovani ammiratori di mandargli un video con i saluti di Papu Gomez e della squadra. Alla fine della serata Francesco si è reso disponibile per delle foto di gruppo e ha dispensato autografi a tutti i ragazzi che lo hanno circondato entusiasti.
C.F.