Smog: il meratese nella morsa delle polveri sottili, la stazione rileva 23 superamenti e per 3 volte Merate peggio di Milano

Quello appena concluso è stato un mese drammaticamente negativo sotto l’aspetto dell’inquinamento atmosferico. Lo smog ha coperto la pianura Padana per molti giorni costringendo l’aggregato milanese a imporre vincoli di diverso livello, salvo revocarli non appena le polveri sottili sono rientrate sotto la soglia di attenzione collocata a 50 microgrammi per metro cubo. Anche il lecchese non ha fatto eccezione ma con vistose diversità: l’area meratese è risultata al solito la più inquinata, meno quella casatese, meno ancora le zone della Valsassina e del lago. Vediamo nel dettaglio le tre zone climatiche della provincia.

LECCHESE: i dati Arpa sono quelli cui facciamo riferimento, al di là delle spiegazioni puntigliose di esperti locali. Via Amendola è risultata la centralina con maggiore tasso rilevato di PM 10: 4 i superamenti del valore di attenzione, in particolare il giorno 15 con 83 mµ/mc, e poi il giorno 7, 24 e 25. La media dei 31 giorni è stata di 41,8 mµ/mc. Situazione comunque migliore rispetto al 2019 quando i superamenti erano stati 10 sia pure con una media mese più bassa (37,4). La centralina di via Sora ha fatto segnare solo 2 superamenti, il giorno 15 e il 25 con una media di 29,8. Lo scorso anno i superamenti erano stati 3 con una media di 27,9. Peggiore l’aria a Valmadrera con ben 11 superamenti di cui il giorno 15 con 98 mµ/mc e una media di 55,8, superiore quindi al limite di 50. Migliore l’aria di Calolziocorte con un solo superamento, sempre il giorno 15, e una media mensile di 29. Anche nel 2019 ci fu un solo superamento ma con una media leggermente inferiore (26,8). Del tutto diversa la situazione a Moggio con zero superamenti e una media di 7,3 e a Mandello del Lario, anche qui senza valori oltre la soglia di attenzione e una media di 16,1.
 
CASATESE/OGGIONESE: I modelli di calcolo dell’Arpa – in queste zone non ci sono stazioni fisse – indicano per Casatenovo una media di polveri sottili pari a 40,6 con 6 sconfinamenti nei giorni 14, 15, 16, 25, 26, 27. La punta massima sempre nel giorno peggiore del mese, il 15 con 75 mµ/mc. I superamenti del 2019 erano stati 3 con una media di 29,6. A Barzanò media più bassa, 35,6 e 4 superamenti (punta massima 70). Tre superamenti anche nel 2019 con una media di 28,3. Situazione abbastanza simile a Missaglia con 5 superamenti e una media di 36. Lo scorso anno i valori superiori alla soglia di attenzione erano stati registrati solo tre giorni e la media del mese era di 27,9. A Oggiono, infine, 3 superamenti e 28,3 media mensile. Il valore massimo è stato 71, il minimo 6. Due i superamenti lo scorso anno con una media di 26,1.

MERATESE: a Merate la stazione ha fatto segnare ben 23 superamenti su 31 giorni con una media di 68,3 molto al di sopra della soglia di attenzione. Soprattutto per tre volte la rilevazione di Merate è risultata la più alta dell’intero aggregato milanese nei giorni 15 (121), 25 (56) e 30 (60). Rispetto al 2019 la situazione è nettamente peggiorata. Nel 2019, infatti, il numero dei giorni con indicatori oltre la soglia di 50 mµ/mc era di 12 e la media del mese di 47,4. Oltre ai fattori climatici – comunque decisivi – l’Amministrazione comunale si dovrà interrogare sulle cause “umane” di questa impennata e trovare qualche contromisura.
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