Mandic: allarme coronavirus rientrato. Il racconto in diretta dal pronto soccorso. ''Tutti fuori'' e poi il parziale isolamento
Una delle infermiere all'accettazione del Mandic con indosso la mascherina
Sottoposto agli accertamenti previsti dal ministero della Sanità per via dell'allerta a livello mondiale, il bambino è stato dimesso e rimandato a casa con le terapie antinfluenzali del caso.
Ma il suo arrivo è stato sufficiente per far scattare in una manciata di minuti la macchina dei soccorsi. Nella corsia di pronto soccorso c'eravamo anche noi per ragioni personali e la scena è stata di quelle da film. Attorno alle 21, in una serata tutto sommato poco affollata tanto che l'accesso era avvenuto senza particolari attese così come lo svolgimento degli esami. Sui vari letti dell'osservazione breve e di quelli per le visite c'erano pazienti accompagnati da un parente. Medico e infermieri in corsia per il triage e le prese in carico. Ad un certo punto l'indicazione: "tutti fuori!". Dalle salette sono stati fatti uscire gli utenti e indirizzati verso l'accesso posteriore che si affaccia sulla direzione sanitaria mentre veniva inibito l'ingresso alla zona dell'accettazione. Afferrate giacche e borse, le persone si sono incanalate verso il corridoio di uscita in attesa di ulteriori indicazioni. Agli infermieri sono state fatte indossare le mascherine per tutto il tempo degli accertamenti con l'arrivo dell'infettivologo da Lecco unitamente al direttore medico di presidio dottor Gedeone Baraldo, al primario di pronto soccorso Giovanni Buonocore e alla responsabile infermieristica Cinzia Dadda. A parte l'isolamento parziale di una zona del reparto, dove appunto aveva avuto accesso il bambino, l'attività di emergenza è comunque proseguita solo con qualche rallentamento, con la corsia centrale tornata poi fruibile e gli esami svolti regolarmente. Nel giro di un paio di ore, confermato che il bambino era affetto, come già si supponeva dall'inizio, da una forma di influenza, la situazione è rientrata nella normalità.
S.V.