Novate: accusò la Guardia di Finanza, il giudice archivia
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecco, dottor Paolo Salvatore, ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero nei confronti di Juan Gabriel Del Biondo, Michele Genovese, Filippo Lo Presti e Maurizio Di Blasi difesi dall'avvocato Viola Nazzareno.
I sopraccitati, appartenenti al corpo della guardia di finanza, erano stati sottoposti a indagini per abuso d'ufficio e lesioni personali volontarie. La denuncia era arrivata da Antonella Ornago e Massimo Ornago a seguito di una ispezione posta in essere presso il loro esercizio pubblico. Oggetto di un verbale di contestazione per mancata emissione di scontro fiscale, la donna lamentava di essere stata accompagnata abusivamente presso gli uffici della tenenza della finanza di Cernusco, senza i presupposti di legge atti a giustificare tale azione. Secondo le accuse i militari presenti in posto coadiuvati da una seconda pattuglia avevano utilizzato un atteggiamento lesivo nei confronti della donna, a cui difesa era intervenuto il padre. Secondo il giudice tuttavia le accuse sono da ritenersi infondate in quanto conseguenti comunque all'atteggiamento della Ornago che alla richiesta di esibire un documento identificativo si era opposta ed aveva anche strappato il primo verbale.
I sopraccitati, appartenenti al corpo della guardia di finanza, erano stati sottoposti a indagini per abuso d'ufficio e lesioni personali volontarie. La denuncia era arrivata da Antonella Ornago e Massimo Ornago a seguito di una ispezione posta in essere presso il loro esercizio pubblico. Oggetto di un verbale di contestazione per mancata emissione di scontro fiscale, la donna lamentava di essere stata accompagnata abusivamente presso gli uffici della tenenza della finanza di Cernusco, senza i presupposti di legge atti a giustificare tale azione. Secondo le accuse i militari presenti in posto coadiuvati da una seconda pattuglia avevano utilizzato un atteggiamento lesivo nei confronti della donna, a cui difesa era intervenuto il padre. Secondo il giudice tuttavia le accuse sono da ritenersi infondate in quanto conseguenti comunque all'atteggiamento della Ornago che alla richiesta di esibire un documento identificativo si era opposta ed aveva anche strappato il primo verbale.