Merate: centro di aggregazione giovanile, museo e piano scuola in comm.e Cultura
Come da programma, si è riunita venerdì 18 gennaio 2020 la Commissione "Cultura e pubblica istruzione" del comune di Merate. Nella sala consiliare del municipio si è parlato del museo di storia naturale Don Michelangelo Ambrosioni e delle iniziative portate avanti dal Comune in materia di istruzione e diritto allo studio.
Fiorenza Albani, la dottoressa Rita Gaeni e Franca Maggioni
Primo punto importante all'ordine del giorno è stata la presentazione della Convenzione provinciale Sistema Museale per la valorizzazione del patrimonio culturale, convenzione a cui il Comune di Merate ha deciso di aderire per quanto riguarda il Civico museo di storia naturale. L'assemblea consiliare si è subito interrogata sulle criticità e sul destino del Museo stesso, che attualmente è collocato a latere della Biblioteca in una posizione abbastanza nascosta agli occhi della cittadinanza. Inoltre, la sua gestione ricade interamente sulle spalle del personale della Biblioteca, il che impedisce di dedicargli l'attenzione e la promozione che meriterebbe. Come ha illustrato l'assessore Albani, i visitatori del Museo al netto dei gruppi organizzati dalle scuole sono pochissimi: "nel 2019 ci sono stati 14 visitatori, che indicativamente è anche la media degli anni passati." E ha poi proseguito: "In questo momento il Museo non è attrattivo. Prima di trovargli una nuova locazione e dargli un altro valore, bisogna cercare di digitalizzarlo perché possa essere anche un traino per la città."
Patrizia Riva e Aldo Castelli
Da qui, secondo la dott.ssa Rita Gaeni, responsabile dell'Ufficio Educazione e cultura, un ulteriore motivo per aderire alla Convenzione: "Il fatto di aderire a questo sistema museale è anche per avere un supporto di un supervisore scientifico incaricato dalla Provincia. E questo sarebbe un elemento qualificante anche in vista di interventi che andrebbero fatti in rete." Si è quindi proseguito con l'illustrazione del Piano di diritto allo studio, che dovrà poi passare per l'approvazione del Consiglio comunale. La presentazione del Piano, comprendente gli interventi che l'amministrazione vuole attivare per supportare il sistema educativo, l'ha svolta l'assessore Franca Maggioni. Al di là di ulteriori contributi per le attività didattiche e per l'acquisto di materiali scolastici, sono numerose le attività e i servizi che l'amministrazione intende adottare o continuare. Si va da progetti, già fruttuosamente attuati presso le scuole di vario grado, riguardanti la sensibilizzazione verso lo spreco alimentare, la raccolta differenziata e l'uso della plastica, ai servizi di trasporto per gli studenti; dagli strumenti di assistenza pre-scuola e piani di potenziamento didattico, come lo Smart School, alla fornitura di libri di testo anche attraverso dei bonus e lo strumento della Dote Scuola; dalla riproposizione di esperienze estive ricreativo-educative per i ragazzi, quali quelle organizzate dal progetto Util'Estate e dal Centro Diurno Estivo, ai progetti e servizi per l'educazione dei più piccoli. Sono anche previste attività legate alla Biblioteca e al già citato Museo - oltre ai normali servizi di didattica, promozione culturale e di assistenza allo studio - quali letture a cura dei volontari civici e laboratori didattici. L'assessore Maggioni e la dott.ssa Gaeni non hanno poi mancato di venire incontro ai dubbi e alle osservazioni del gruppo di opposizione - rappresentato dai consiglieri Aldo Castelli e Patrizia Riva - in merito ad altre questioni affrontate nel Piano. Tra di esse quella dei bassi numeri di frequenza del Centro di Aggregazione Giovanile "La Scuderia", per cui l'amministrazione sta aspettando i risultati di una ricerca sugli interessi dei giovani, promossa dall'Azienda Speciale Retesalute che gestisce il CAG, per prendere decisioni in merito a come migliorare il servizio. Ma anche l'assistenza educativa per gli alunni disabili, riguardo ai quali il Comune intende assicurare l'inclusione tramite la loro partecipazione attiva alla vita di classe.
Riva ha fatto notare che tra le problematiche del CAG ci sono la sua collocazione in un luogo isolato e poco vissuto, che offre un servizio a due fasce di età, la media inferiore e il biennio delle superiori, che non sono conciliabili, e che è ormai connotato come un luogo frequentato da ragazzi che hanno delle "difficoltà" emotive o di apprendimento. Ha anche domandato come l'amministrazione "abbia affrontato l'anno scolastico trascorso", visto il quadro cambiato, cioè che "non esiste più la scuola potenziata e che le risorse sono venute meno nel corso degli anni." La dott.ssa Gaeni ha affermato l'importanza di "spronare la scuola affinché formi al cambiamento i propri insegnanti, e non solo quelli di sostegno" e l'assessore Maggioni che "per quello che ho visto io in questi mesi, il rapporto che si è instaurato tra la scuola e l'assistente sociale è di estrema collaborazione."
Claudio Farina