Bando ministeriale contro il dissesto idrogeologico. Il Governo centrale dimentica Lecco
“Il ministero degli Interni, lo scorso settembre, aveva emesso un bando destinato ai comuni per realizzare opere pubbliche di messa in sicurezza di edifici, con priorità a quelli scolastici, per prevenire il dissesto idrogeologico ed evitare lo spopolamento dei piccoli borghi, il ripristino di opere danneggiate a seguito di calamità naturali e per altri interventi importanti sul patrimonio comunale” dichiara il Capogruppo di Libertà e Autonomia Mattia Micheli.
“Insomma, finalmente da Roma avevano emanato un bando che sembrava proprio cucito su misura per il nostro territorio ed infatti dalla provincia di Lecco erano pervenute sul tavolo del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ben 54 proposte progettuali” continua il Consigliere provinciale.
“Nel decreto, al netto di tutti i “visto e considerato”, riferimenti di legge, circolari in burocratese e rimandi agli allegati, risulta evidente che i comuni beneficiari del contributo sono dislocati per la stragrande maggioranza nelle regioni del sud mentre i comuni lombardi beneficiari del contributo sono pochissimi, uno a Lecco, uno a Sondrio, uno a Como tre a Brescia e via di seguito” spiega Micheli.
“Senza esaminare nessun dato e senza entrare nel merito delle proposte progettuali il ministero- prosegue il Consigliere- ha utilizzato come unico criterio di valutazione il rapporto in negativo tra il risultato di amministrazione e le entrate fiscali di competenza andando di fatto a finanziare molti comuni in disavanzo.”
“Credo sia importante evidenziare che provvedimenti di questo tipo” - sottolinea Micheli- “non sono un segnale positivo per amministratori locali e cittadini, passa il messaggio che gestioni poco oculate vengono premiate con risorse importanti che dovrebbero essere destinate invece ai comuni virtuosi”.
“L’attuale governo ha perso un’altra occasione importante per dimostrare l’attenzione agli enti locali virtuosi andando a finanziare per l’ennesima volta comuni con forti disavanzi e cosa peggiore senza un analisi puntuale delle proposte progettuali” conclude il Capogruppo di Libertà e Autonomia.
“Insomma, finalmente da Roma avevano emanato un bando che sembrava proprio cucito su misura per il nostro territorio ed infatti dalla provincia di Lecco erano pervenute sul tavolo del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ben 54 proposte progettuali” continua il Consigliere provinciale.
“Nel decreto, al netto di tutti i “visto e considerato”, riferimenti di legge, circolari in burocratese e rimandi agli allegati, risulta evidente che i comuni beneficiari del contributo sono dislocati per la stragrande maggioranza nelle regioni del sud mentre i comuni lombardi beneficiari del contributo sono pochissimi, uno a Lecco, uno a Sondrio, uno a Como tre a Brescia e via di seguito” spiega Micheli.
“Senza esaminare nessun dato e senza entrare nel merito delle proposte progettuali il ministero- prosegue il Consigliere- ha utilizzato come unico criterio di valutazione il rapporto in negativo tra il risultato di amministrazione e le entrate fiscali di competenza andando di fatto a finanziare molti comuni in disavanzo.”
“Credo sia importante evidenziare che provvedimenti di questo tipo” - sottolinea Micheli- “non sono un segnale positivo per amministratori locali e cittadini, passa il messaggio che gestioni poco oculate vengono premiate con risorse importanti che dovrebbero essere destinate invece ai comuni virtuosi”.
“L’attuale governo ha perso un’altra occasione importante per dimostrare l’attenzione agli enti locali virtuosi andando a finanziare per l’ennesima volta comuni con forti disavanzi e cosa peggiore senza un analisi puntuale delle proposte progettuali” conclude il Capogruppo di Libertà e Autonomia.