Olgiate: la Croce Rossa rinnova la sua sede e si appresta a vivere un passaggio storico
Con le elezioni del nuovo direttivo di febbraio, la sezione di Olgiate della Croce Rossa Italiana vivrà uno dei passaggi più significativi della sua storia. Non potendo più ricandidarsi, infatti, il presidente Renzo Brusadelli, in carica dal 1992, anno di fondazione del sodalizio, sarà obbligato a cedere il suo posto a qualcun altro. Al momento in lista tra i papabili successori pare esserci solamente un nome, al momento ''top secret''. Il 2020 sarà dunque l'anno della svolta per la ''CRI'' olgiatese, almeno quanto lo era stato il 2019, anno in cui la sede di via Monte Rosa è stata completamente ristrutturata.
Primo a destra il presidente Renzo Brusadelli nel 2013, durante l'inaugurazione di una nuova ambulanza, accanto all'ex sindaco Dorina Zucchi
La centrale operativa, dove arrivano le chiamate di emergenza
L'open day organizzato nel pomeriggio di sabato 11 gennaio è stato anche un'occasione per mostrare alle numerose persone che vi hanno partecipato il frutto di un intervento che ha profondamente cambiato volto a quella che un tempo era una scuola e ancora oggi è una proprietà comunale in concessione alla Croce Rossa Italiana. I lavori hanno interessato buona parte della struttura, come spiegato dalla consigliera Cecilia Sala. Sono stati sistemati la pavimentazione e l'impianto di riscaldamento, sostituiti gli infissi e la caldaia.L'istruttore Luigi Tomasoni
Ciò che non cambierà mai è però la passione che i ''crocerossini'' olgiatesi mettono sul campo, quando è il momento di intervenire su un'emergenza, aiutare chi ha bisogno di cure e non ha modo di raggiungere in autonomia una struttura ospedaliera oppure spiegare ai giovani cosa si prova quando si è sotto l'effetto di sostanze stupefacenti come alcol e cannabis. Le attività che impegnano gli oltre 190 volontari della sezione di Olgiate, infatti, sono molteplici. In tutto - ha proseguito Cecilia Sala, membro del consiglio direttivo insieme ad Antonella Valtolina, Ennio Galbusera, Chiara Spreafico e il ''presidentissimo'' Renzo Brusadelli - sono circa 100 al mese gli interventi di soccorso che vengono svolti in settimana dalle 14 alle 24 e dal pomeriggio di venerdì fino alla mezzanotte di domenica. Una decina i pazienti dializzati che settimanalmente hanno necessità di essere trasportati a bordo di uno dei dieci mezzi fenestrati a disposizione del sodalizio (mentre le ambulanze sono in tutto cinque). Poi ci sono le persone, perlopiù anziani, che richiedono un aiuto alla Croce Rossa per raggiungere strutture ospedaliere in cui effettuare una visita medica.
La sede di via Monte Rosa
Non tutti i 190 volontari svolgono qualsiasi mansione. Sono circa 60 le persone che guidano ambulanze e altre vetture. Poi c'è chi si occupa del soccorso, chi del centralino o, ancora, chi come Luigi Tomasoni è un istruttore e ogni anno organizza le esercitazioni. Una, tra l'altro, è stata ''inscenata'' anche sabato pomeriggio, con il soccorso di un pedone investito da un'automobile. Ad altri volontari, specialmente i più giovani, capita invece di partecipare ad iniziative di sensibilizzazione rispetto al tema dell'abuso di sostanze stupefacenti che a volte si svolgono anche fuori dai locali più frequentati dalla vita notturna. Un esempio di quello che viene spiegato ai giovani che i volontari incontrano fuori da pub e discoteche è stato svolto anche durante l'openday grazie ad un apposito percorso con occhiali che simulano la vista distorta di chi beve o fuma. La Croce Rossa è inoltre si impegna ogni anno nella raccolta viveri per persone bisognose.
E.C.