Pagnano: l'ing. Frigerio ai box di Yamaha regalerà 10kmh in più a Valentino Rossi?

A sinistra Marco Frigerio (foto tratta da https://www.corsedimoto.com)
Riuscirà il meratese Marco Frigerio a realizzare il sogno di Valentino Rossi? Di certo ha un posto molto importante nel futuro del pilota più amato d'Italia e del suo team. Proprio nei giorni scorsi infatti il "mago dell'elettronica" ha varcato i cancelli del quartier generale della Yamaha, a Gerno di Lesmo, per iniziare la sua nuova avventura. Un'avventura che dopo l'intervista al Dottore pubblicata ieri, 2 gennaio, dalla Gazzetta dello Sport, sta assumendo sempre più i contorni di un'impresa vera e propria.

L'ingegner Marco Frigerio, casa e famiglia (sposato con l'architetto Laura Corti, due figli) a Pagnano, maneggia centraline da dieci anni ed è considerato un vero e proprio guru dell'elettronica delle due ruote da corsa. Per questo motivo, quando lo scorso autunno il Team Yamaha è riuscito ad accaparrarselo, strappandolo appunto alla Ducati, la notizia tra gli addetti ai lavori aveva suscitato parecchio clamore. L'ingegnere di Pagnano in questi anni ha lavorato a fianco del pilota Jack Miller in Pramac, maturando un'esperienza preziosissima nella gestione delle centraline delle moto da Gp, oltre ad essersi fatto particolarmente apprezzare tra gli ingegneri del muretto. E proprio lo scorso mese di dicembre l'ingegner Frigerio ha debuttato alla corte della casa motociclistica giapponese, il cui quartier generale in Italia è a Gerno di Lesmo. La Yamaha non fa mistero di avere grandi ambizioni per la prossima stagione, lasciando intendere di voler riconquistare le leadership del campionato di motociclismo. Ma la stagione si preannuncia particolarmente complicata, tenuto conto che quella appena conclusa è stata dominata da Honda e Ducati che potendo contare su una maggior velocità sul dritto, hanno di fatto dominato la stagione. In sella alla nuova "M1" ci saranno quindi Valentino Rossi e Maverick Vinales e al loro fianco l'ingegnere elettronico Marco Frigerio. Valentino Rossi, nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha affermato a chiare lettere che non è disposto a sopportare un'altra stagione in chiaro scuro, ma se ciò dovesse accadere si è detto pronto a lasciare il mondo delle corse motociclistiche, magari per dedicarsi alle competizioni automobilistiche. Ma il Dottore, che il prossimo 16 febbraio compirà 41 anni, non ha nascosto di avere grandi aspettative nella nuova "M1". E a precisa domanda su cosa vorrebbe per il 2020, è stato estremamente chiaro: "Una Yamaha che va 10 chilometri più veloce in rettilineo...". Un requisito questo indispensabile per poter lottare nella prossima stagione per i primi tre posti della classifica del motomondiale. "L'elettronica non può aggiungere cavalli - è il commento dell'ingegner Frigerio, abbottonatissimo come sempre nelle sue dichiarazioni - è una questione meccanica. So che in Giappone stanno lavorando sodo per ridurre questo gap e siamo tutti fiduciosi. A febbraio inizieranno i primi test in pista, la M1 è una moto estremamente competitiva e lo ha dimostrato nelle ultime gare conquistando sempre la pole. In curva è certamente la più veloce, purtroppo non è così sul dritto. Ho percepito però una forte spinta da parte di tutti per recuperare...". L'ingegner Frigerio farà la sua comparsa ai box Yamaha sin dalle prossime gare, ma il suo debutto ufficiale in pista è previsto ad agosto, in occasione del Moto Gp di Austria. E' certamente una grande avventura quella che lo attende. Ora però la domanda che tutti i tifosi del Dottore si pongono è: riusciranno i meccanici e l'ingegnere di Merate, con tutto il team Yamaha a "regalare" a Valentino Rossi quei dieci chilometri necessari per poter tornare a vincere? La sfida è iniziata.
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