Inquinamento: il meratese ancora maglia nera in provincia. PM 10 oltre soglia per 36 giorni ma nel 2018 erano stati 63

L'Ufficio stampa della regione Lombardia aveva appena diffuso un comunicato dai toni trionfalistici sulla qualità dell'aria "migliorata negli ultimi anni (1 gennaio) che già il giorno successivo era costretto a diramare una nota di attivazione del 1° livello di guardia per 6 province a causa del superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili per 5 giorni consecutivi.
Certamente hanno inciso gli scellerati fuochi d'artificio di fine anno che, dal punto di vista ambientale, andrebbero vietati punto e basta. Resta che la variabile climatica è ancora determinante sui pur lodevoli interventi umani di contingentamento dei fattori inquinanti.
Difatti il mese di dicembre appena terminato è stato nettamente migliore rispetto al 2018: pochissimi i superamenti della soglia di attenzione e, peraltro, senza punte particolarmente preoccupanti. Pioggia, favonio e persino un giorno di nevischio, ormai una rarità, hanno impedito alle polveri di diffondersi.
L'area più inquinata resta quella meratese che anche a dicembre ha fatto segnare il maggior numero di superamenti e la media più elevata. Ma vediamo i dati per fasce geografiche comparati, su base annua, con quelli del 2018.


LECCHESE:

1) Via Amendola: la centralina a dicembre ha fatto segnare 3 superamenti il più alto dei quali, il giorno 9 - sicuramente la giornata con i tassi più elevati di PM 10 - di 74. La media si è assestata sui 29 giorni di funzionamento dell'impianto a 25,6. Nell'insieme dell'anno i superamenti sono stati 19 largamente al di sotto dei 35 consentiti dalla legge e dei 25 del 2018, che a dicembre aveva fatto registrare una media di 36,2 microgrammi per metro cubo d'aria.

2) Via Sora: un solo superamento, il giorno 9 con 74 e una media mensile di 20,3. Nel corso del 2019 i superamenti sono stati solo 6 contro i 21 del 2018, il cui mese di dicembre era risultato assai più "inquinato" con 4 superamenti e una media di 30,3.

3) Valmadrera: l'impianto ha fatto segnare nel mese di dicembre 3 superamenti - il più alto sempre il giorno 9 con 73 - e una media mensile di 25,6. In totale i superamenti del 2019 sono stati 17. Lo scorso anno a dicembre la centralina era rimasta fuori uso per 11 giorni per cui il confronto è improponibile. La media dall'1 al 20 dicembre era stata di 27,6 e nel complesso dell'anno gli sconfinamenti erano stati 25.

4) Moggio: notoriamente la stazione turistica valsassinese soffre d'estate per l'Ozono ma è sostanzialmente immune dalle PM 10. Infatti a dicembre nessun superamento con una media di 5,7 e nel complesso del 2019 soltanto un giorno il dato ha superato quota 50 (febbraio). Nel 2018 nessun superamento con una media a dicembre di 8 microgrammi per metro cubo.

5) Calolziocorte: anche qui un solo superamento a dicembre ma con un valore di appena 50. Nell'insieme del mese il dato medio è stato di 23,5 e nell'arco dell'intero anno oltre la soglia di attenzione soltanto 4 volte. Era andata peggio nel 2018 con 6 superamenti e una media di dicembre di 31,5.

6) Mandello del Lario: come a Moggio la cittadina adagiata sulle sponde del lago gode di un'aria decisamente buona. Nessun superamento nel 2019 e una media a dicembre di appena 12,6 contro i 15,1 del 2018.


CASATESE-OGGIONESE:

1) Casatenovo: il giorno 9 dicembre è stato indubbiamente il peggiore del mese. Ma già il 10 il vento Favonio aveva spazzato l'aria concedendo per diversi giorni cielo terso e assenza di polveri sottili. Così è stato a Casatenovo dove il modello di calcolo ha fatto registrare un solo superamento a 57. Nell'intero 2019 i superamenti sono stati soltanto 5. Nel 2018 nel solo mese di dicembre c'erano stati ben 9 sconfinamenti e la media del mese era stata di 41,5.

2) Barzanò: situazione molto simile con il superamento del giorno 9 (56) e sei sconfinamenti nell'arco dell'anno. Nel 2017 nel solo mese di dicembre per 7 volte il modello aveva indicato un valore superiore a 50 con una media a dicembre di 38,4.

3) Oggiono: un solo superamento (58) e soltanto 5 nell'intero 2019. Quadro quindi molto positivo soprattutto se raffrontato all'anno precedente che, nel solo mese di dicembre aveva fatto segnare 5 superamenti e una media di 31,6.

4) Missaglia: anche qui pessimo il giorno 9 con 54 mµ/mc e una media mensile di 21,5. Nel 2019 i superamenti sono stati 5. Nel solo mese di dicembre del 2018 si era andati ben 7 volte oltre la soglia di attenzione e la media del mese era stata di 37,9.

 

MERATESE: indubbiamente la fascia geografica a sud della provincia è la più colpita dalle polveri sottili. Nonostante le favorevoli condizioni climatiche, infatti, a dicembre si sono verificati 7 superamenti con una media di 39,6. I giorni peggiori sono stati il 6 (65), il 7 (69), l'8 (66) e il 9 con ben 97 microgrammi per metro cubo. E poi ancora il 29 (61), il 30 (66) e il 31 (66). Nel 2019 con 12 superamenti a gennaio, 16 a febbraio, 1 a marzo e 7 a dicembre la centralina ha fatto segnare per ben 36 giorni valori oltre 50 risultando così al di sopra del parametro dei 35 giorni. Ma la situazione è comunque decisamente migliore rispetto al 2018 quando nel solo mese di dicembre i superamenti erano stati 18 con una media del mese di 55,4. Nel complesso l'anno 2018 era fuori legge rispetto ai parametri indicati dalla normativa 155/2010 con ben 63 volte in cui la centralina a registrati dati superiori alla soglia di attenzione.

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