Inquinamento: il meratese ancora maglia nera in provincia. PM 10 oltre soglia per 36 giorni ma nel 2018 erano stati 63
LECCHESE:
1) Via Amendola: la centralina a dicembre ha fatto segnare 3 superamenti il più alto dei quali, il giorno 9 - sicuramente la giornata con i tassi più elevati di PM 10 - di 74. La media si è assestata sui 29 giorni di funzionamento dell'impianto a 25,6. Nell'insieme dell'anno i superamenti sono stati 19 largamente al di sotto dei 35 consentiti dalla legge e dei 25 del 2018, che a dicembre aveva fatto registrare una media di 36,2 microgrammi per metro cubo d'aria.
2) Via Sora: un solo superamento, il giorno 9 con 74 e una media mensile di 20,3. Nel corso del 2019 i superamenti sono stati solo 6 contro i 21 del 2018, il cui mese di dicembre era risultato assai più "inquinato" con 4 superamenti e una media di 30,3.
3) Valmadrera: l'impianto ha fatto segnare nel mese di dicembre 3 superamenti - il più alto sempre il giorno 9 con 73 - e una media mensile di 25,6. In totale i superamenti del 2019 sono stati 17. Lo scorso anno a dicembre la centralina era rimasta fuori uso per 11 giorni per cui il confronto è improponibile. La media dall'1 al 20 dicembre era stata di 27,6 e nel complesso dell'anno gli sconfinamenti erano stati 25.
4) Moggio: notoriamente la stazione turistica valsassinese soffre d'estate per l'Ozono ma è sostanzialmente immune dalle PM 10. Infatti a dicembre nessun superamento con una media di 5,7 e nel complesso del 2019 soltanto un giorno il dato ha superato quota 50 (febbraio). Nel 2018 nessun superamento con una media a dicembre di 8 microgrammi per metro cubo.
5) Calolziocorte: anche qui un solo superamento a dicembre ma con un valore di appena 50. Nell'insieme del mese il dato medio è stato di 23,5 e nell'arco dell'intero anno oltre la soglia di attenzione soltanto 4 volte. Era andata peggio nel 2018 con 6 superamenti e una media di dicembre di 31,5.
6) Mandello del Lario: come a Moggio la cittadina adagiata sulle sponde del lago gode di un'aria decisamente buona. Nessun superamento nel 2019 e una media a dicembre di appena 12,6 contro i 15,1 del 2018.
CASATESE-OGGIONESE:
1) Casatenovo: il giorno 9 dicembre è stato indubbiamente il peggiore del mese. Ma già il 10 il vento Favonio aveva spazzato l'aria concedendo per diversi giorni cielo terso e assenza di polveri sottili. Così è stato a Casatenovo dove il modello di calcolo ha fatto registrare un solo superamento a 57. Nell'intero 2019 i superamenti sono stati soltanto 5. Nel 2018 nel solo mese di dicembre c'erano stati ben 9 sconfinamenti e la media del mese era stata di 41,5.
2) Barzanò: situazione molto simile con il superamento del giorno 9 (56) e sei sconfinamenti nell'arco dell'anno. Nel 2017 nel solo mese di dicembre per 7 volte il modello aveva indicato un valore superiore a 50 con una media a dicembre di 38,4.
3) Oggiono: un solo superamento (58) e soltanto 5 nell'intero 2019. Quadro quindi molto positivo soprattutto se raffrontato all'anno precedente che, nel solo mese di dicembre aveva fatto segnare 5 superamenti e una media di 31,6.
4) Missaglia: anche qui pessimo il giorno 9 con 54 mµ/mc e una media mensile di 21,5. Nel 2019 i superamenti sono stati 5. Nel solo mese di dicembre del 2018 si era andati ben 7 volte oltre la soglia di attenzione e la media del mese era stata di 37,9.
MERATESE: indubbiamente la fascia geografica a sud della provincia è la più colpita dalle polveri sottili. Nonostante le favorevoli condizioni climatiche, infatti, a dicembre si sono verificati 7 superamenti con una media di 39,6. I giorni peggiori sono stati il 6 (65), il 7 (69), l'8 (66) e il 9 con ben 97 microgrammi per metro cubo. E poi ancora il 29 (61), il 30 (66) e il 31 (66). Nel 2019 con 12 superamenti a gennaio, 16 a febbraio, 1 a marzo e 7 a dicembre la centralina ha fatto segnare per ben 36 giorni valori oltre 50 risultando così al di sopra del parametro dei 35 giorni. Ma la situazione è comunque decisamente migliore rispetto al 2018 quando nel solo mese di dicembre i superamenti erano stati 18 con una media del mese di 55,4. Nel complesso l'anno 2018 era fuori legge rispetto ai parametri indicati dalla normativa 155/2010 con ben 63 volte in cui la centralina a registrati dati superiori alla soglia di attenzione.