Meteo, bilancio 2019: caldo record a giugno ma notti meno fredde in inverno. Anno molto piovoso con bombe d'acqua

L'alba a Paderno

Con l'inizio del nuovo anno solare è tempo di bilanci meteorologici e climatologici per l'anno 2019 appena concluso. Premettiamo che la modalità più corretta di confronto dovrebbe essere fatta per "anni meteorologici" e non per "anni solari". Le stagioni meteorologiche iniziano infatti il primo giorno del mese in cui iniziano le stagioni astronomiche: l'inverno a inizio dicembre, la primavera a inizio marzo, l'estate a inizio giugno e l'autunno a inizio settembre. Conseguentemente l'anno di confronto dovrebbe iniziare il primo1° dicembre e terminare il 30 novembre. Per comodità e chiarezza manteniamo però il confronto per anni solari.

I dati di riferimento sono quelli della stazione meteorologica di Cernusco Lombardone del Centro Meteo Lombardo: la serie storica si sta avvicinando ai venti anni, dato che è stata avviata nel settembre del 2000. Il confronto verrà però effettuato solo tra gli ultimi tre anni, anche per capire dove sta andando il clima.
Il campo termico: medie sostanzialmente simili al 2018, ma notti invernali meno rigide ed un mese di giugno decisamente caldo, quasi "da record". La temperatura media del 2019 è stata di 14,3° (contro i 14,4° del 2018 ed i 14,5° del 2017); la media delle temperature minime è stata di 10,1° (contro i 10,4° nel 2018 ed i 9,9° nel 2017) mentre quella delle temperature massime è stata di 19,4° (contro 19,6° nel 2018 ed i 20,2° nel 2017).
La temperatura massima del 2019 è stata registrata il 27 giugno con 37,8° (35,1° nel 2018 e 36,6° nel 2017, un dato quasi "da record"). A Cernusco ha infatti resistito il record di temperatura massima registrato nell'agosto 2003 con 37,9° (un solo decimo di grado in più), ma nel 2019 la massa d'aria è stata molto più umida ed abbiamo registrato il record di temperatura notturna a causa di un temporaneo "effetto favonico" che ci ha portato a registrare addirittura 30.0° in piena notte tra il 27 ed il 28 giugno.

Le campagne ricoperte di cristalli di ghiaccio al mattino

La temperatura minima del 2019 è stata invece registrata il 6 gennaio con -3,2° (contro i -7,1° nel 2018 ed i -6,1° nel 2017): un anno quindi decisamente meno rigido, nelle notti invernali, rispetto al passato. Un altro elemento che ci fa capire se l'anno è stato più caldo o freddo rispetto a quello precedente sono i cosiddetti "gradi giorno", necessari per la regolazione degli impianti di riscaldamento: i gradi giorno del 2019 sono stati 2.152 (sostanzialmente in linea con i 2.169 g.g. nel 2018 e sopra i 1.995 g.g. nel 2017).

Le precipitazioni: un anno molto piovoso, aumenta la violenza delle "bombe d'acqua". Il 2019 è stato uno dei più piovosi del ventennio (per la precisione si colloca in sesta posizione rispetto all'anno più piovoso, il 2002 con 2.401,0 millimetri): sono caduti 1634,0 mm. in 134 giorni di precipitazioni, con una media di 12,19 mm. al giorno. Nel 2018 erano stati 1292,1 mm. in 151 giorni (8,56 mm. al giorno) e nel 2017 1064,6 mm. in 101 giorni (10,54 mm. al giorno).
Aumenta la capacità di accumulo nel brevissimo termine (sotto la mezz'ora) con il nuovo record di 1,20 mm. di pioggia al minuto registrato nella notte del 22 agosto (il precedente record era di 0.98 mm. al minuto del 5 giugno 2017: le cosiddette "bombe d'acqua" stanno aumentando quindi la loro capacità di scaricare enormi quantità di pioggia in pochi minuti.
I temporali nel 2019 si sono verificati in 49 giorni (contro i 52 giorni del 2018 ed i 43 giorni del 2017). La maggior piovosità giornaliera nel 2019 è stata quella del 22 agosto con ben 127,5 mm. di accumulo giornaliero (nel 2018 era stato il 29 ottobre con 72,9 mm. e nel 2017 era stato il 10 settembre con 98,3 mm). Il mese più piovoso del 2019 è stato quello di novembre con 321,1 mm. di accumulo mensile mentre il mese più siccitoso è stato quello di gennaio, con soli 14,7 mm. di precipitazioni. La neve (anche mista a pioggia) si è verificata nel 2019 in 9 giorni (nel 2018 in 12 giorni e nel 2017 in 6 giorni): a livello di accumulo nel 2019 ne sono caduti 17,0 cm. (nel 2018 erano stati 13,5 cm. e nel 2017 invece 6,0 cm.).

Gli altri fenomeni: più favonio, nebbia stabile, raffica di vento più forte meno violenta. I giorni con venti di foehn o favonio nel 2019 sono stati 22 (contro gli 11 giorni del 2018 ed i 22 giorni del 2017), mentre i giorni di nebbia nel 2019 sono stati 11 (contro i 10 giorni del 2018 ed i 5 giorni del 2017). La raffica massima di vento nel 2019 si è verificata il 25 marzo con 67,6 km/h. (di favonio), mentre nel 2018 era stata di 85,3 km/h il 29 ottobre (durante la cosidetta "Tempesta Vaia") e nel 2017 il 21 luglio con 91,7 km/h (durante un violento temporale).


Giovanni Zardoni
Meteofilo, collaboratore www.centrometeolombardo.com
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