Mandic: Zeno chiude l’anno e Chiara apre il nuovo. Un nato su due è straniero. Cinque percorsi personalizzati per etnie

Come al Manzoni a Lecco, ma a fattori invertiti, al Mandic un fiocco azzurro ha chiuso l'anno e un fiocco rosa ha aperto quello nuovo.
In anticipo di ben 20 giorni rispetto al termine, il piccolo Zeno è venuto alla luce alle 19.54 del 31 dicembre. Felicissimi papà Alberto Galbiati (artigiano), mamma Elide Stucchi (impiegata) e le due sorelline Vera (8 anni) e Mia (6 anni). 3.140 kg per 45 centimetri di lunghezza, il piccolo Zeno è il maschietto tanto atteso di casa che tra qualche giorno andrà a rallegrare con i suoi gorgheggi la sua cameretta di Sulbiate.

Zeno con la sua famiglia

Questa mattina, invece, alle 11.04 è nata Chiara. La piccola del peso di 2,650 grammi e lunga 47.5 cm, ha giocato in casa. E' figlia di Andrea Antozzi (tecnico informatico) e della dottoressa Cecilia Pellegrino, ginecologa proprio al Mandic, residenti a Vimercate. Primogenita della famiglia è stata accolta con grande emozione, un ottimo auspicio per questo nuovo anno.
Cifra tonda per i nati del 2019. Sono stati, infatti, 600 contro i 631 del 2018. Un dato ancora in calo ma che segue ormai il trend nazionale e che, date le contingenze che hanno caratterizzato il territorio meratese, come la chiusura del ponte di Paderno che ha di fatto chiuso la strada all'utenza bergamasca, porta comunque a una certa soddisfazione.

Chiara con mamma e papà

 

Ottimismo che deriva soprattutto dall'apprezzamento da parte delle mamme e delle famiglie che al Mandic hanno trovato un'assistenza completa e personalizzata. Il rapporto tra la paziente e il medico è one to one, si instaura un clima di fiducia che consente la massima serenità nelle scelte e nel rispetto dell'autodeterminazione della donna nel momento più importante e delicato della sua esistenza.
5 sono stati i parti gemellari portati a termine senza complicanze. Nel 40% si è applicato il taglio cesareo, il 15% durante il travaglio e il 35% per scelta materna o per via di un cesareo nella precedente gravidanza.
Particolarmente apprezzati sono i percorsi nascita personalizzati. Il 45% dei bambini che viene al mondo al Mandic è straniero. Il reparto ha così approntato dei progetti per seguire ogni etnia e cultura con attenzione ai rischi e agli aspetti psicologici che derivano da credenze e tradizioni che vengono pienamente rispettate. Per fare ciò ci si avvale di mediatori culturali e di figure in grado di assistere la donna e la sua famiglia nel momento della gravidanza e nell'approccio con il personale ospedaliero.
5 i percorsi approntati: per cittadini provenienti dal Bangladesh e dal Pakistan, dal Sudamerica, dal Senegal e dalla Nigeria, dai paesi arabi ed europei.
S.V.
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