Sartirana: la Messa di Capodanno con il Card. Ravasi che invita alla responsabilità
A Sartirana il nuovo anno è cominciato con il tradizionale intervento di Monsignor Gianfranco Ravasi, durante la Santa Messa delle ore 11. Il cardinale, nato a Merate e tuttora cittadino onorario, ha portato i suoi saluti a tutti i presenti, ricordando come ciascuno è protagonista della celebrazione quanto lo è il celebrante.
Il cardinale Gianfranco Ravasi
Il diacono Davide Canepa
Tra le persone riunite anche quest'anno ad ascoltarlo c'erano le autorità civili e l'architetto Mario Botta, progettista della chiesa. Ad accompagnarlo nella funzione Don Riccardo Sanvito e il diacono Davide Canepa, oltre a due sacerdoti provenienti dalla Transilvania e dall'India la cui presenza è servita a testimoniare che "la Chiesa incastona ogni comunità all'interno della Chiesa universale, che non ha confini."
Al centro dell'omelia del cardinale il tema della pace. "E' un elemento positivo. È la costruzione di una relazione tra i popoli e nell'interno dei popoli" ha spiegato, ricordando però come sia "continuamente aggredita dalla violenza verbale e dalle armi."
Da qui il richiamo alla responsabilità che tutti hanno verso la pace e la comunità: "Vorrei che tutti sapessimo di avere una parte, non tanto nella recita del mondo, ma sulla ribalta della vita di una comunità di una città o di una nazione. Ci sono infinite persone modeste, che però sono assolutamente indispensabili. Tutti hanno una loro parte, anche se piccola."
Al termine della funzione, il cardinale si è soffermato volentieri per uno scambio di saluti tra i fedeli.
C.F.