Accadeva 30 anni fa/92, 1-31 dicembre: eco-stazione e nuovi posteggi. Via ai Prg Robbiate e Paderno. La Fiera negli anni

L'ultimo mese del 1989 inizia con una tragedia sulla strada, scoperta soltanto ore dopo l'accaduto. Nella notte un'auto urta violentemente il guard rail e finisce in una scarpata. Solo al mattino le ricerche avviate dalla famiglia del giovane si concluderanno col tragico ritrovamento.
 
Merate si prepara a festeggiare Sant'Ambrogio. Dagli archivi parrocchiali spuntano notizie curiose e interessanti. Per esempio nel libro dei battesimi della seconda metà del 1500 si leggono poche righe dedicate alla fiera, segno evidente che già allora fosse una tradizione risalente probabilmente a un secolo prima. L'8 dicembre 1904 era stata organizzata una processione con la statua della Madonna di Lourdes cui l'ex oratorio avrebbe dovuto somigliare nella sua progettazione originale poi mai portata a termine. Il 7 dicembre 1935 il prevosto don Angelo Perego aveva posato un grande cero, acceso da un mutilato della prima guerra per propiziare la protezione di tutti i soldati in partenza per l'Abissinia nella guerra coloniale voluta da Mussolini. Nel '38 l'afta epizootica aveva indotto gli organizzatori a sopprimere la terza giornata di fiera dedicata al bestiame. Nel '44 accanto alla fiera tradizionale era stata avviata anche la fiera del libro, ottima iniziativa presto però accantonata. Era stata allestita nella sede dell'asilo infantile di via Lombardia, poi diventato sede del banco Lariano non senza aver abbattuto quel piccolo gioiello che era l'asilo per fare posto a una costruzione moderna del tutto fuori contesto. Il 7 dicembre del '46 una lunga processione si snoda dalla chiesetta di Santa Marta sino al fronte sud del castello per l'inaugurazione dell'oratorio femminile. In processione viene portata la statua della madonna Immacolata. La fiera del '48 fu un successo senza precedenti tanto da far scrivere al prevosto un eloquente... "grandissimo concorso di persone". Il 7 dicembre del '50 i meratesi si riunirono per ascoltare dalla radio il messaggio di pace lanciato da padre Lombardi. Insomma per ogni edizione si può trovare qualche curiosità trascritta negli archivi privati o parrocchiali. Una ricerca dell'epoca aveva accertato che erano 27 i meratesi nati il 7 dicembre, ma fra loro nessun Ambrogio, solo un Ambrogia e una Ambrogina. La più anziana era del 1901. Allora la città contava 14.020 abitanti. Mentre le bancarelle presenti alla fiera del 1989 erano 225, trent'anni dopo sono scese a 120.


 
Il Consiglio comunale di Merate vara due importanti progetti: la realizzazione di una eco-stazione sull'area ex forno inceneritore e la realizzazione di una strada a Sartirana tra via Montegrappa e via don Consonni. Come forse si ricorderà Merate si era dotata di un piccolo forno inceneritore già negli anni settanta, una iniziativa avveniristica per il tempo. Presidente era stato Alfonso Mandelli, segretario della sezione Dc di Pagnano e già consigliere comunale. Dismesso il forno l'area era rimasta abbandonata. Con 150 milioni di lire la maggioranza Dc varava la prima eco-stazione del territorio. Nella stessa seduta veniva affidato l'incarico di realizzare il collegamento diretto tra via Montegrappa e via don Consonni. Alla Beton Villa le opere con una spesa di 280 milioni di lire finanziata dalla Cassa Depositi e Prestiti. Altri investimenti deliberati, la sistemazione di Villa Confalonieri per mezzo miliardo e il rifacimento dell'incrocio tra via verdi e la Statale 36 per 420 milioni finanziati da un Istituto bancario privato.


Nuova moria di pesci, lucci, tinche, alborelle, stavolta nello stagno di San Rocco. Uno sversamento di liquami nel lago di Sartirana aveva inquinato il piccolo specchio d'acqua alimentato dalla Roggia Annoni, emissario del lago. L'accaduto aveva dimostrato ancora una volta quanto fosse ricco di pesce lo stagno.
Anche Robbiate ha la smania di diventare grande. Su progetto dell'architetto Fabiano Redaelli viene approvata una variante di Prg - una vero e proprio nuovo piano - che punta a aumentare la popolazione da 4.400 a 7.200 abitanti con il cambio d'uso di oltre 100mila mq. tra industriali, aree sportive, residenziali anche sulla collina. Una vera rivoluzione. Dopo anni di guerre intestine la maggioranza Dc si ritrova compatta sul piano ma sindaco, vice sindaco e diversi tra assessori e consiglieri sono costretti a turno a uscire dall'aula per evitare il conflitto di interesse essendo più o meno direttamente coinvolti nei cambi di destinazione urbanistica.


Anche Cernusco pensa in grande e il sindaco Conrater affida a un architetto la progettazione di una nuova scuola elementare. Per riunire, spiega, tutte le classi in un solo plesso e recuperare l'attuale sede per scopi e finalità pubbliche.
Partono i lavori di prolungamento della tangenziale Est da Vimercate a Usmate. Ma non tutti esultano. Perché in pratica si tratta di spostare il collo di bottiglia da Vimercate a Usmate dove la Est a doppia carreggiata e doppia corsia finisce con una sola corsia a immettersi sulla camionabile per lo Spluga. Per rispondere a questa obiezione si spiega che in realtà la Est si aggancerà poi alla Pedemontana che dovrebbe - si diceva - correre più a nord ovest verso la Valassina (oggi SS 36) per deviare tutto il traffico diretto a Lecco e alla Valtellina. Ma poi non andò proprio così.
Il premio della bontà, varato dal settimanale cittadino in collaborazione con Comune e Parrocchia - giunto alla sua sesta edizione - assegna il riconoscimento ai volontari del Centro Socio-Educativo e alla dottoressa Luisa Sironi di Cornate D'Adda. Altri riconoscimenti a cittadini probi di Cernusco, Rovagnate e Santa Maria. Un premio dunque allargato al territorio.


A fiera conclusa spazio ai commenti. Tra gli ambulanti un po' di delusione, troppe bancarelle con gli stessi prodotti fanno calare complessivamente gli incassi. Poi incide il calendario, se c'è ponte la gente va via. Pareri discordi anche tra i negozianti fissi ma in generale l'opinione è che la fiera vada comunque mantenuta. Tra i più convinti, Pino Pesola del bar Castello e Giuseppe Sangiorgio, ambulante anche lui fino a quando si è deciso a lavorare in un negozio. C'è però chi fa presente sia i problemi dei residenti sia, soprattutto, la mancanza di sicurezza. Un incendio o un malore avrebbero conseguenze gravissime considerati i tempi di accesso dei mezzi di soccorso. E, tutto sommato, a distanza di trent'anni la situazione non è cambiata granché a parte la consistente riduzione del numero di bancarelle.
La Giunta Municipale resta convinta di vendere l'area Cazzaniga concedendo una edificabilità di 18mila metri cubi da destinare a terziario. Il dibattito continua, e andrà avanti fino al referendum.

L'ing. Emilio Viganoni, da 15 anni tecnico di fiducia dell'Amministrazione Dc di Merate presenta il piano parcheggi da sei miliardi: 250 posti in via Cornaggia su due livelli, 80 a raso in via Mameli (ora piazza don Minzoni) e 100 al liceo di via dei Lodovichi. Nel frattempo la Commissione edilizia approva la costruzione di un albergo da 40 camere nei pressi della Città mercato con annessi corpi di fabbricato a "C" per ospitare negozi e uffici. L'attività edilizia è in piena espansione.
Infine anche Paderno si prepara a varare il suo piano regolatore, firmato, manco a dirlo dallo stesso architetto autore del prg di Robbiate. Qui si punta al turismo pensando a una struttura alberghiera accanto al Molino Colombo. Ma anche allo sviluppo dell'area industriale tra via Gasparotto e il confine con Robbiate. Assai più modesta però la previsione di crescita: da 3.500 abitanti a 4.700.
Si incomincia a parlare del fenomeno immigrati. I numeri sono ancora modesti ma la novità di vedere circolare volti non certo "di casa" suscita curiosità e timore. Secondo la Cisl gli stranieri residenti nel comprensorio lecchese (l'attuale provincia)
 sono 316, 119 dei quali nell'Ussl 14 (meratese-casatese). A Lecco sarebbero 67, a Merate 31. La maggior parte proviene da Egitto e Marocco. In base ad alcune stime gli irregolari sarebbero oltre settecento. Secondo l'Unione industriali e l'ufficio di collocamento ad avere un lavoro regolare non sarebbero più di venti.
La biblioteca di Merate festeggia proprio a fine anno il cinquantesimo anniversario di fondazione, all'insegna di Don Lisander. Ventiseimila volumi catalogati, 1500 iscritti, oltre 600 frequenze settimanali. Numeri importanti per la struttura non certo moderna di piazza Riva Spoleti. Molte le donazioni di valore, tra cui due incunaboli in latino del 1498 e del 1.481. Trent'anni dopo la biblioteca sta ancora lì. Ma lo spostamento e l'ampliamento sono sempre presenti nei programmi elettorali.

Alessandro Manzoni

L'incunabolo del 1498


In via Mameli si progetta la nuova sede della Coop. La meratese. Sorta il 10 luglio del 1945 la Coop. ha nel tempo incorporato altre piccole cooperative locali giungendo a un fatturato di oltre 5 miliardi con trenta dipendenti e un migliaio di soci.
Immagine come sopra lo schizzo della nuova costruzione.
Ci rivediamo il prossimo anno per riprendere la storia di trent'anni fa. Col 1990.

92/ Continua
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