Sartirana: parte il controllo di vicinato con 15 aderenti e cinque strade presidiate


15 persone di cui 5 capi area per altrettante vie: Isonzo, don Consonni, Scansigole, Resegone e Careggio.
Nella serata di venerdì 20 dicembre a Sartirana, mentre in frazione imperversavano i ladri, nella palestra delle scuole si teneva la riunione per illustrare funzionalità e modalità di azione dell'associazione Controllo di vicinato. Una realtà che in provincia conta 45 gruppi e a Merate ha tre "sezioni": a Brugarolo (con oltre 100 iscritti), viale Verdi e Novate. A presentare l'iniziativa il coordinatore meratese Cristian Bellenzier che ha illustrato i tre cardini attorno a cui ruota questa iniziativa di carattere "popolare": la coesione sociale, l'individuazione dei punti di vulnerabilità e la collaborazione con le forze dell'ordine. Nessuna ronda dunque, ma un occhio in più su quello che avviene nel quartiere con una rete comunicativa e un passaggio di informazioni rapido e immediato in grado di raggiungere in tempo reale tutti i membri del gruppo e metterli in allerta. Passo successivo la richiesta di intervento alle forze dell'ordine che, tuttavia, come puntualizzato da una residente raccontando una sua esperienza personale "spesso non arrivano nell'immediatezza perchè non hanno personale da mandare".



Il controllo di vicinato punta sulla coesione sociale, cioè sulla cura di relazioni tra residenti dello stesso quartiere, magari prima inesistenti, ma che ora si saldano attorno ad un obiettivo comune: quello di sentirsi uniti e partecipi di ciò che accade attorno, evitando l'isolamento ma collaborando tra tutti per vivere meglio. Dunque non solo un'attenzione in caso di furti e movimenti sospetti, ma anche una maggiore prossimità al vicino di casa che vive solo, che non ha parenti, che necessita di una telefonata di verifica per capire va tutto bene. C'è poi l'aspetto della vulnerabilità e cioè l'individuazione di tutti quei punti che possono rappresentare una via di accesso facile al ladro: scarsa illuminazione, prossimità a zone di campagna o a vie di fuga, porte e cancelli lasciati aperti, ... "Queste persone sono alla ricerca della via più facile" ha puntualizzato il sindaco Massimo Panzeri, utilizzando una metafora "fanno un po' come noi che ci alziamo al mattino per andare al lavoro. Un po' come il venditore che va casa per casa, entra dentro e cerca di vendere, è alla ricerca della situazione più favorevole". A Brugarolo, stando ai numeri, nell'ultimo anno da quando è attivo il comitato, i furti sono drasticamente calati. Semplice coincidenza o un risultato tangibile dell'efficacia di tale azione? "Non si fanno miracoli ma si mettono in campo delle azioni per farci sentire più sicuri" ha specificato Bellenzier.

Cristian Bellenzier e Massimo Panzeri

Qualche perplessità tra il pubblico sull'utilità delle telecamere se queste, a detta di Bellenzier, possono essere utilizzate e dunque visionate solo in caso di un reato accertato. "Beh allora dobbiamo aspettare che ci sia il reato...siamo proprio in Italia" il commento dei presenti. Al termine della serata, ribadito il concetto che le forze dell'ordine restano sempre il punto di riferimento e il primo e ultimo anello della catena cui rivolgersi, sono stati raccolti i nomi di chi ha deciso di aderire al comitato e che ora si preoccuperà di fare "propaganda" tra i vicini per avere un maggiore numero di iscritti e dunque una presenza più capillare di "occhi" sul territorio.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.