Mandic: con TAC, mammografo e Risonanza Magnetica di ultima generazione la Radiologia è un’eccellenza regionale per tecnologia, professionalità e prestazioni (80mila l’anno)
Raramente si trovano notizie nella cronaca delle pagine dei giornali locali eppure, pur senza clamori, la Radiologia del San Leopoldo Mandic eroga una mole impressionante di prestazioni grazie anche ad una dotazione tecnologica che la pone all'avanguardia a livello regionale.
L'ingresso e la sala di attesa del reparto
Ogni anno il numero delle persone che si sottopongono a prestazioni diagnostiche aumenta. Nel 2018 il reparto ha erogato a 70mila pazienti, circa 80.000 prestazioni delle quali 6.100 Risonanze Magnetiche, 10.100 TAC, 12.000 ecografie e 5.500 mammografie.
Nei primi 10 mesi di quest'anno l'attività ambulatoriale ha registrato un incremento medio del 11% con un picco di quasi il 20% per le ecografie e del 14% per le TC.
Cristiano Spreafico, coordinatore tecnico di radiologia, Fracassetti Simone (Tsrm - Tecnico sanitario radiologia medica), dottor Limonta Simone, tsrm Cataldo Mauro, dottor Bianco Alberto e il primario dottor dr Rodolfo Milani Capialbi
Alcune delle stampe affisse alle pareti del reparto
Esattamente un anno fa il Direttore Generale dell'ASST Dott. Paolo Favini e il Direttore del Dipartimento "Diagnostica Immagini" Dottor Rodolfo Milani Capialbi presentavano i quattro nuovi mammografi di ultima generazione installati nei tre presidi dell'Azienda socio-sanitaria lecchese che come è noto, accanto alla mammografia clinica, svolge un'intensa attività di screening mammografico.
Si tratta di apparecchiature prodotte dall'Azienda Americana Hologic, leader mondiale nella produzione di mammografi", modello "Selenia Dimension 3D" con tecnologia digitale, dotati di tomosintesi con ricostruzione 2D delle immagini, di modulo contrasto e di software per il contenimento della dose erogata. La presentazione alla stampa fu fatta a Merate, e non a caso: lo screening mammografico condotto nel 2018 su 9963 donne risultava così suddiviso tra i presidi ospedalieri provinciali: 2.370 al Manzoni di Lecco, 2.276 a Bellano e 5.317 al Mandic di Merate.
La sezione di senologia del Mandic accanto alla sala mammografica dispone di un moderno ecografo digitale color doppler corredato di sonde ad alta frequenza e di kit per biopsia che consente ,nella mammografia clinica, di eseguire contemporaneamente anche l'ecografia delle mammelle .
Lo screening mammografico impegna il personale e l'apparecchiatura per oltre 40 ore settimanali alle quali vanno aggiunte le ore dedicate alla mammografia clinica per un totale di oltre 60 ore.
Il recente ampliamento delle fasce d'età delle donne invitate per lo screening mammografico ai 74 anni e la progressiva estensione alle donne di età compresa fra 45 e 50 anni comporta inevitabilmente un sensibile aumento del numero di inviti annuale e di conseguenza del numero di mammografie da eseguire.
L'adesione al programma di screening nella ATS Brianza è piuttosto elevata oltre il 70% ma per ottenere un tale risultato è fondamentale una stretta collaborazione fra ATS che programma gli inviti e le strutture sanitarie erogatrici che devono fornire le disponibilità necessarie per i primi inviti e le sedute dedicate, in overbooking, per garantire i numerosi solleciti ed il richiamo delle donne mai presentate.
Il mammografo
Fracassetti Simone
Ma se il mammografo è uno dei gioielli arrivati al Mandic, la Risonanza Magnetica è l'apparecchiatura che possiamo definire più "popolare". Finì persino su manifesti elettorali con i quali il politico rivendicava il merito di aver ottenuto lo strumento.
In realtà la "battaglia" per la Risonanza Magnetica risale almeno a 15 anni fa e fu l'allora Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Pietro Caltagirone a immaginare una installazione in "service", con una società privata specializzata in grado di fornire l'apparecchiatura, il personale medico, tecnico ,infermieristico ed amministrativo. Erano i numeri a giustificare la richiesta: in precedenza il servizio di Risonanza Magnetica nel Presidio di Merate era garantito una volta la settimana con un mezzo mobile parcheggiato al di fuori dei locali della radiologia al quale i pazienti spesso accedevano con non pochi disagi anche sotto la pioggia.
Gli altri giorni della settimana per eseguire esami interni e per le urgenze i pazienti ricoverati dovevano essere trasportati in ambulanza a Lecco e poi riaccompagnati al Mandic.
L'accordo con la Regione Lombardia fu perfezionato nel 2013 sulla base dei dati 2012: 10.064 risonanze effettuate su cittadini del distretto di Merate delle quali solo 1.190 al Mandic e poco più al Manzoni. Tutto il resto veniva disperso fra cliniche private lecchesi religiose e non, istituti esterni al perimetro dell'ASST e strutture pubbliche di aziende monzesi e bergamasche.Considerando l'inevitabile allungamento dei tempi di degenza in attesa del mezzo mobile e valutando il costo stimato di 500mila euro fra noleggio dell'apparecchiatura "221.000" e i costi di trasferimento a Lecco dei pazienti si è visto che gli stessi compensavano il costo annuo del service stimato in circa 800mila euro. Ma si è dovuto attendere il 2016 per avere finalmente l'apparecchiatura installata negli spazi dedicati allestiti all'interno della radiologia. Da allora, grazie alle possibilità offerte dalla RM gestita dalla società CEIMA, il numero delle risonanze magnetiche eseguite è aumentato di anno in anno intercettando anche una crescente domanda esterna all'Asst
Si tratta di un'apparecchiatura da 1,5 tesla" Philips INGENIA "dotata di bobine digitali in grado di eseguire esami di elevata qualità di tutti i distretti corporei: sistema nervoso centrale, torace-addome, pelvi, RMN multiparametrica della prostata, dell'apparato muscolo scheletrico e cardio cine RM . Nel 2018 sono state effettuate 6.130 risonanze, e già 5.200 a fine ottobre 2019. Le prestazioni hanno però un tetto massimo annuo di circa 6.200 esami fissato dall'ATS (Agenzia Territoriale Sanitaria). La risonanza magnetica di ultima generazione. Seduti Carmen Paturzo e Guido Marreno
Si tratta di un'apparecchiatura veloce e performante che consente di esplorare tutti i distretti corporei e di eseguire ricostruzioni multiplanari e volumetriche 3D di elevata qualità. Con la TAC precedente il reparto nel 2018 aveva erogato circa 10.000 prestazioni tra pazienti interni, esterni e urgenze; con l'ultima arrivata, già a fine ottobre sono stati eseguiti quasi 9.000 esami.
Il soffitto del locale dove si trova la TAC, con un'immagine del ponte di Paderno che serve al paziente per "alleggerire" l'attesa dell'esame
Mauro Cataldo
Il dr. Simone Limonta
Delle circa 80mila prestazioni erogate delle quali 38mila a pazienti ambulatoriali, 25mila a pazienti di pronto soccorso e 17mila a pazienti ricoverati, il numero medio annuo di ecografie si avvicina alle 12mila. Erano 11.700 nel 2018, sono già 10mila a ottobre 2019. Sono utilizzati tre moderni ecografi digitali color/power doppler corredati di sonde multifrequenza , sonde endocavitarie e guide per biopsia che consentono l'esplorazione di tutti i distretti corporei e l'esecuzione di procedure bioptiche ecoguidate .
Il dottor Alberto Bianco
La dottoressa Elisabetta Bottarini
La struttura dispone di tre sale diagnostiche con apparecchiature digitali per esami di radiologia scheletrica delle quali due digitali dirette; una sala diagnostica con apparecchiatura automatica digitale diretta dedicata agli esami radiografici del torace; un'apparecchiatura per fluoroscopia digitale telecomandata CR per esami contrastografici dell'apparato gastro enterico ed urogenitale dotato di scopia pulsata per un contenimento delle dosi di radiazione.Una squadra composta da 8 medici, 18 tecnici di radiologia medica , un coordinatore, 2 infermieri, 5 amministrativi ed 1 operatore socio sanitario, guidati dal primario Rodolfo Milan Capialbi garantisce un'elevata qualità prestazionale grazie alla stretta collaborazione delle diverse figure professionali ed all'ottimizzazione delle risorse umane e tecnologiche assegnate.
Da segnalare la possibilità, da sempre, di eseguire esami radiografici del torace senza prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,00, con refertazione immediata. Il martedì, per Merate giorno di mercato, il tutto esaurito è garantito.
Cristiano Spreafico, coordinatore tecnico della radiologia e il Tsrm Simone Scandelli
Nonostante tutto ciò resta il delicato tema delle liste d'attesa. Ma qui il ragionamento si deve allargare all'intera organizzazione sanitaria. Se non è definito il bacino d'utenza effettivo, rispettare i parametri teorici regionali è impossibile. La "struttura" nel suo insieme è tarata per il bacino d'utenza del territorio afferente al San Leopoldo Mandic. Ma la moderna tecnologia e la buona qualità delle prestazioni erogate attirano molti pazienti da fuori bacino ai quali devono essere garantite come a tutti le prestazioni richieste; ciò inevitabilmente allunga i tempi di attesa.
Nei fatti ogni Azienda Socio-Sanitaria Territoriale, pur nel rispetto della libera scelta del cittadino, dovrebbe attrezzarsi per soddisfare la domanda interna evitando così di "gravare" su presidi di altre Asst.
IL PRIMARIO DOTTOR RODOLFO MILANI CAPIALBI "RACCONTA" IL REPARTO,
ECCELLENZA PER STRUMENTAZIONE E LAVORO DI SQUADRA
ECCELLENZA PER STRUMENTAZIONE E LAVORO DI SQUADRA
Servizio fotografico Andrea Mandelli
Claudio Brambilla