Merate: l'Ente contro Panzeri ''La bozza era in suo possesso''
E' datata 30 settembre la missiva che tramite Posta Elettronica Certificata l'Ente Nazionale per la Protezione Animali di Merate comunicava all'amministrazione la volontà di recedere dalla realizzazione del gattile e proponeva anche una bozza di convenzione per la gestione delle colonie feline. Una mail inviata a tutte le 88 mucipalità della provincia di Lecco.
L'uscita del sindaco Massimo Panzeri, durante il consiglio comunale di lunedì 16 dicembre, secondo il quale sulla sua scrivania non era mai giunta alcuna richiesta ufficiale di convenzionamento in merito al problema, ha fatto andare su tutte le furie l'Enpa che tramite la sua rappresentante Silvana Benedetti, non ha risparmiato un attacco frontale al sindaco. "Abbiamo la prova che la PEC è stata inviata e regolarmente ricevuta" ha commentato "ma se anche avessimo sbagliato, e non è questo il caso, c'è un polverone mediatico e il sindaco non si premura di chiamare per verificare le ragioni del mancato invio della convenzione? Non può dire che non l'ha ricevuta, abbiamo proprio controllato tutte le 88 mail ma in qualunque caso, come ha mandato gli auguri di Natale, poteva alzare il telefono e chiederci cosa stava succedendo". Di fatto, dal 1° gennaio non sarà più l'Enpa a occuparsi del problema ma tutto graviterà sulle spalle dell'ATS ente cui compete per legge tale "settore".
L'uscita del sindaco Massimo Panzeri, durante il consiglio comunale di lunedì 16 dicembre, secondo il quale sulla sua scrivania non era mai giunta alcuna richiesta ufficiale di convenzionamento in merito al problema, ha fatto andare su tutte le furie l'Enpa che tramite la sua rappresentante Silvana Benedetti, non ha risparmiato un attacco frontale al sindaco. "Abbiamo la prova che la PEC è stata inviata e regolarmente ricevuta" ha commentato "ma se anche avessimo sbagliato, e non è questo il caso, c'è un polverone mediatico e il sindaco non si premura di chiamare per verificare le ragioni del mancato invio della convenzione? Non può dire che non l'ha ricevuta, abbiamo proprio controllato tutte le 88 mail ma in qualunque caso, come ha mandato gli auguri di Natale, poteva alzare il telefono e chiederci cosa stava succedendo". Di fatto, dal 1° gennaio non sarà più l'Enpa a occuparsi del problema ma tutto graviterà sulle spalle dell'ATS ente cui compete per legge tale "settore".