Brianza sotto assedio (come ogni anno). E i cittadini si autodifendono attraverso i comitati di ''controllo del vicinato''

L'ondata di furti che si è abbattuta con puntualità sul meratese ci fornisce l'alibi per non commentare troppo in profondità le spiegazioni della maggioranza consiliare all'opposizione in merito al Documento programmatico, l'ex piano triennale delle opere pubbliche. Abbiamo già presentato ai lettori il DUP: è privo del tutto di una visione sul futuro di Merate, e tutto incentrato sulle strade con oltre la metà del tesoretto spendibile investito sulla viabilità. Sconcertante davvero l'assessore Andrea Robbiani, partito scoppiettante con plastic free e altre amenità del genere e già naufragato tra fantomatici piani di forestazione e verde urbano verticale. E' evidente che il virus del parlare sempre e comunque di cui soffre il Capitano si è diffuso anche nelle zone basse della Lega. Per la Riserva lago, un polmone straordinario che tanti comuni ci invidiano non ci sono soldi, bisogna aspettare i fondi europei ha spiegato l'ex sindaco con dialettica sciolta capace di far passare per autentiche, imprecisioni come il divieto di ingresso nella riserva nel periodo primaverile. Dunque nulla neanche in questa consigliatura. Se ne riparlerà dopo il 2024. E intanto la situazione di Sartirana e San Rocco è in costante (e evidente) degrado.  Tra l'altro si decidano in Giunta sulla possibilità o meno di portare i cani attorno al lago. Procopio esultava per l'autorizzazione a portare a spasso l'amico a quattro zampe, Robbiani assicura che il divieto è tuttora valido. Parlatevi signori e dite ai cittadini qualcosa di definitivo.

Bene, detto questo, veniamo ai furti. Verderio è sotto assedio, Merate, Olgiate, Montevecchia non sono da meno. Le bande colpiscono ovunque indisturbate. E la gente ripiega sulla costituzione dei i Comitati di controllo del vicinato, una forma di autodifesa generica la cui efficacia è tutta da dimostrare e i rischi connessi da non sottovalutare.  Da preferire grate e antifurti per evitare drammatiche sorprese. Ma tutto questo non è un mettere in discussione il ruolo delle forze dell'ordine?

La Prefettura con infaticabile impegno favorisce in tutti i modi il coordinamento delle varie forze di polizia e mette in campo tutte le procedure per aumentare l'indice di sicurezza sul territorio. In qualche area della provincia forse i risultati ci sono. Ma non in Brianza. Qui la situazione appare fuori controllo. Eppure, dopo lunghi anni di trattativa si è passati da una piccola stazione a un Comando di Compagnia con tanto di aliquota Radiomobile. Nonostante ciò non si ha notizia - a meno che non sia stata diffusa - di arresti eclatanti di qualche banda, o almeno di qualche ladruncolo.

E nemmeno della costituzione di un coordinamento tra l'Arma e le polizie locali al fine di rafforzare soprattutto al calar delle ombre la sorveglianza del territorio. Coordinamento da anni auspicato ma mai realizzato.

Insomma anche quest'anno, e senza sorpresa alcuna, il territorio subisce l'azione della criminalità. Per questo suscita maggiore sconcerto leggere qualche "post" su bacheche pubbliche di esponenti delle forze dell'ordine. E di lì alla perdita totale di fiducia il passo è breve. 
Claudio Brambilla
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