Merate: al Mandic il convegno di A.I.P.A. Lecco su Leonardo

Si è tenuto, nella mattinata di sabato 14 dicembre, il convegno "Noi e Leonardo, 500 anni dopo", organizzato dall'associazione A.I.P.A. Lecco presso l'aula scientifica dell'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate.

La conferenza ha visto la partecipazione della psicologa e perita grafologa Daniela Caprioli; del professor Manlio Siani, preside e docente di lettere classiche e arte; della professoressa Tecla Terazzi, dottoressa di filologia, letteratura e storia dell'antichità; dell'assessore ai servizi alla persona e all'istruzione del comune di Merate Franca Maggioni; di Antonio Alvaro e Antonio Pisapia, rispettivamente presidente e segretario di A.I.P.A. Lecco, oltre a numerosi associati. Dopo aver presentato le iniziative dell'associazione in programma per il 2020, il presidente Antonio Alvaro ha omaggiato lo sforzo dei volontari e ha invitato gli associati a divulgare il più possibile gli scopi e gli impegni dell'organizzazione, primo fra tutti quello della lotta al problema delle liste d'attesa.

Ha poi preso la parola l'assessore Franca Maggioni, che ha ringraziato il gruppo per le molte attività svolte sul territorio già nel breve periodo trascorso dall'inizio del suo incarico, e ha concentrato l'attenzione sul tema dell'esigenza del ricambio generazionale, per far entrare i giovani nel mondo delle associazioni e per non perdere tutto il lavoro fatto fino ad oggi.
Dopo l'intervento del segretario Pisapia, che ha richiesto alla Maggioni la possibilità di portare nelle scuole un progetto di fotografia dedicato a genitori e figli, è iniziata la conferenza vera e propria.

La prima dei relatori della "Fondazione Gennari" di Caslino d'Erba è stata la professoressa Caprioli, già intervenuta in un convegno sulla figura di Leonardo Da Vinci tenutosi la scorsa estate all'Aprica. La psicologa, attraverso l'uso della grafologia, tecnica che presume di dedurre caratteristiche della psiche mediante lo studio della grafia, ha descritto curiosità della personalità di Leonardo a partire dall'analisi della sua famosa scrittura al rovescio.

È stato poi il turno del professor Siani che ha sostenuto la propria tesi dal titolo "La Gioconda di Leonardo nel contesto della ritrattistica rinascimentale", dimostrando come la creatività degli italiani derivi dalle basi artistiche del proprio passato, e quanto sia importante che questa si sviluppi nei giovani.
Ha poi concluso la dottoressa Terazzi con il suo intervento "Leonardo - da Firenze a Milano e il progetto irrealizzato del Naviglio di Paderno", frutto delle sue accurate ricerche a riguardo.

C.R.
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