Merate: racconto di Natale per cristiani e non credenti

LA COMPAGNIA TEATRALE RONZINANTE E L'ASSOCIAZIONE CULTURALE LA SEMINA DI MERATE VI INVITANO ALLO SPETTACOLO TEATRALE:  "BARIONA O IL FIGLIO DEL TUONO" DI J.P. SARTRE. (RACCONTO DI NATALE PER CRISTIANI E NON CREDENTI).
 
LA RAPPRESENTAZIONE SI SVOLGERÀ PRESSO:  CINE-TEATRO MANZONI DI MERATE IN VIA PAPA GIOVANNI XXIII  MERCOLEDI' 18 DICEMBRE ALLE ORE 20.30.


 
PER LA BELLEZZA DEL TESTO ED IL VALORE LETTERARIO LA SEMINA LO HA VOLUTO METTERE IN SCENA ASSIEME A RONZINANTE TEATRO. SARTRE È STATO, TRA LE ALTRE COSE, UN APPREZZATISSIMO DRAMMATURGO, NON PER NULLA GLI È STATO ATTRIBUITO IL PREMIO NOBEL. QUESTO PROGETTO SOCIALE E CULTURALE INTENDE COSÌ CONTRIBUIRE IN MODO LAICO AD UN MOMENTO DI CONDIVISIONE DI SENSO DEL NATALE, RIVOLGENDOSI A CREDENTI E NON CREDENTI.


ABSTRACT: Nel 1940 Jean Paul Sartre è prigioniero nel campo di prigionia tedesco di Treviri. Nello Stalag Sartre intreccia relazioni cordiali con molti altri prigionieri e religiosi. Intrattiene con loro lunghe discussioni filosofiche e teologiche fondate su una forte reciproca stima. Sono questi religiosi che, a nome degli altri prigionieri, avvicinandosi il Natale, chiedono all'ateo Sartre di scrivere qualcosa che sia accettato de tutti, cristiani e non credenti. Qualcosa che faccia dimenticare le sofferenze, dia una speranza, rafforzi la solidarietà tra i prigionieri e la speranza di un domani migliore. Sartre accetta e scrive un atto unico Bariona: un racconto di Natale che  verrà allestito e recitato dai prigionieri in un hangar, con il consenso dei tedeschi che non ne afferrano il senso politico, scambiandolo per una innocua favola natalizia. In pochi mesi Sartre scrive l'atto unico.  partecipa all'allestimento, si occupa della regia, sceglie gli «attori» ed è attore lui stesso.

ATTORI: In scena per l'associazione Ronzinante: Antonio Takim, Lorenzo Corengia, Djuzepe Dalsaso, Sara Veneziani, Stefano Borsa, Elia Carozzi. Gli attori saranno accompagnati da musica dal vivo di Angelo Milani e Marco Miari.I costumi sono di Albina Dalsaso, mentre la parte tecnica è affidata a Promise Idhen. La regia è di Lorenzo Corengia.  

NOTE L'impostazione registica vuole riprendere fedelmente la prima messa in scena: il campo di prigionia di Treviri; la caratterizzazione dei personaggi è molto intensa, volta a rafforzare gli scontri e gli incontri, i pensieri, le riflessioni che emergono magistralmente dai dialoghi e i monologhi del testo di Sartre.
 
L'evento è patrocinato dall'associazione Fabio Sassi, L'ACLI, l'Azione Cattolica Ambrosiana e i Circoli Dossetti.
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