Merate: il ricordo di S.Ambrogio, vescovo caritatevole sempre disponibile al perdono

Si è aperta col canto "Chiesa di Dio, popolo in festa" la tradizionale Messa di Sant'Ambrogio, celebrata nella chiesa parrocchiale di Merate.

La liturgia è stata anche quest'oggi, sabato 7 dicembre, l'occasione per riunire tutti i sacerdoti legati in qualche modo alla città, che hanno così' ricevuto l'abbraccio della comunità. I due festeggiati di quest'anno, in particolare, sono stati Don Felice Ferrario, che ha raggiunto l'importante traguardo dei cinquantacinque anni di sacerdozio, e Don Luigi Colombo, ordinato invece venticinque anni fa.

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La Santa Messa è stata celebrata alla presenza di tutte le autorità, a partire dal primo cittadino Massimo Panzeri, accompagnato dagli assessori, dai rappresentanti delle forze dell'ordine, dai voontari e da tanti semplici cittadini.

Don Felice

Don Luigi

È stato Don Luigi Colombo, durante l'omelia, a ricordare ai fedeli la "grande lezione di umanità e di tolleranza cristiana che Sant'Ambrogio ci ha lasciato"; il sacerdote ha sottolineato l'importanza della misericordia, che il patrono meratese non ha mai perso, prestando servizio per tutta la vita come "un Vescovo caritatevole, sempre disposto al perdono, tanto che spesso, quando qualcuno gli confessava i suoi peccati, egli partecipava alla penitenza a tal punto da versare lacrime".

Il messaggio di Sant'Ambrogio, peccatore tra i peccatori, come amava definirsi, è stato il fulcro della celebrazione, conclusasi con i consueti ringraziamenti alle autorità presenti, alle associazioni ed a tutti i confratelli nativi di Merate che, nonostante i vari impegni, trovano sempre un po' di tempo per tornare a "casa".
La festa cittadina proseguirà oggi con la consegna delle benemerenze civiche, i concerti di questa sera e la tradizionale fiera.

G.Co.
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