Maltempo: torna il sole ma i campi sono allagati

Un lago dove fino a pochi giorni fa c’erano campi e prati a pascolo. Le immagini scattate ieri a Ballabio (nei pressi delle aziende Arrigoni Cristina e Prato della Chiesa sulla via che collega Ballabio a Pasturo) danno una dimensione precisa degli effetti dell’ultima ondata di maltempo che nei giorni scorsi è tornata a flagellare il territorio lariano e la Valsassina, con i torrenti ingrossati e un copioso manto nevoso che ricopre le montagne, in un paesaggio da inverno ormai inoltrato, anche se oggi per fortuna il sole è tornato ad affacciarsi tra le nubi.

I tecnici di Coldiretti Como-Lecco sono al lavoro per verificare la situazione nelle aziende agricole e mappare i danni.

 

Nei giorni scorsi, fiumi e torrenti gonfi d’acqua hanno trascinato detriti e alberi sradicati che ne hanno ostacolato il deflusso, mentre nei prati e nei terreni coltivati si sono formati copiosi ristagni d’acqua. Laddove sono state effettuate le semine, la situazione è in gran parte compromessa, con le piantine soffocate sul nascere. Chi invece non ha seminato nelle ultime settimane causa maltempo potrebbe non poterlo più fare, vista l’impossibilità di accedere ai campi. “Il rischio concreto – evidenzia Coldiretti Como-Lecco attraverso il presidente Fortunato Trezzi – è di perdere fino al 40% delle semine, con un danno produttivo gravissimo per l’annata 2020 e la necessità per le aziende agricole di stravolgere i propri piani colturali. La pausa di sole di questi giorni è provvidenziale, ma già domani le previsioni potrebbero volgere di nuovo al brutto, con nuove piogge”.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici delle ultime settimane – evidenzia Coldiretti Como-Lecco – è ormai diventata la norma: “Il cambiamento climatico in atto si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni intense che si abbattono su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico: in questo caso, quanto successo in Valsassina nell’ultimo anno è emblematico”. Secondo Coldiretti, servono interventi strutturali, “dalle piccole opere che contrastino il rischio idrogeologico ad un più articolato piano infrastrutturale per proteggere il territorio”.
Comunicato Coldiretti Como-Lecco
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