Merate: il concerto del gruppo corale femminile ''Cum Corde''

Sabato 23 novembre si è tenuto, presso la sede dell’associazione “Artee20” di Merate, il concerto del gruppo corale “Cum Corde”, nome di origine latina che significa “con il cuore”.

L’ensamble tutto al femminile, nato nel 2006 dall’iniziativa dei maestri Anna Fruet e Francesco Sacchi, desidera evocare l’ambito spirituale ed emotivo della pura voce, luogo in cui il suono si trasforma acquista un’identità unica e si mostra nella sua pienezza. La scelta stessa di cantare esclusivamente a cappella è per il gruppo il risultato non solo di una ricerca tecnica, ma del desiderio di esprimere al meglio lo strumento vocale, cantando come se si avesse un solo unico grande cuore.

La ricerca del bello nella storia della musica, in solidarietà con la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, ha portato le coriste alla riscoperta di brani provenienti dal passato i cui testi riflettano sulla figura del fiore della rosa. Simbolo sia di perfezione celeste che di amore terreno, la rosa è sempre stata fonte di ispirazione per poeti, scrittori e canzonieri. Bianca se simbolo di castità e rossa per la passione e l’amore umano, è da sempre una delle più celebri metafore.

I brani scelti per il concerto di sabato sera hanno spaziato da antichi cori religiosi medievali che esaltano la figura della Madonna come un fiore, o l’amore di Dio come seme che sboccia nella nascita di Gesù; passando per le composizioni dei banchetti cinquecenteschi e la musica trobadorica in cui l’amore viene visto come dotato di infinite sfaccettature; fino ad arrivare ai canti di Natale tradizionali irlandesi e francesi, Inni alla Misericordia di Dio e alla pace terrena. Nell’alternarsi tra religioso e profano, hanno trovato spazio anche pezzi della tradizione celtica, che cantano un amore passionale ma difficile, canti di buon augurio e in lingua latina, per finire con la versione corale de  “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli.