Airuno: sui rifiuti siamo in zona retrocessione

Parlano chiaro dati e numeri: dalla 5^ posizione del 2014 alla 51^ del 2018 nella classifica provinciale sulla variazione % della raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Ad Airuno siamo ormai in zona retrocessione, si direbbe in altri ambiti.
Il nostro gruppo consiliare l’aveva già segnalato in campagna elettorale, senza ottenere nessuna risposta esaustiva sul tema dall’ex sindaco Adele Gatti.
Possiamo fare, dire e commentare con diverse analisi, ma indubbiamente possiamo affermare che il “sistema rifiuti” introdotto ad Airuno non ha funzionato.
Parliamo della scelta, calata dall’alto, di chiudere il Centro Raccolta Rifiuti e di spostarlo a Brivio. Parliamo di una gestione che non ha portato risparmi per le tasche dei cittadini, considerato che la TARI negli anni è aumentata, e nessun beneficio per il territorio locale e l’ambiente, strettamente collegato col tema rifiuti e raccolta differenziata.
Oltre a difendere a priori un fallito ente come il PLIS, i presunti ambientalisti dove erano in questi anni?
Le associazioni ambientaliste, che per statuto sono apolitiche, ma prendono parte ad una raccolta firme e di propaganda fianco fianco della solita parte politica, dove erano?
Il tema ambiente è complesso e variegato, ma la nostra Amministrazione può vantare di aver fatto una scelta lungimirante: la costituzione della Consulta Ambiente e Territorio che raggruppa, oltre ai consiglieri di maggioranza e di minoranza, diversi professionisti scelti da ambo le parti.
Partiamo da qui, facciamo le analisi opportune e cambiamo rotta nel 2020 per vedere i primi risultati già nel 2021. La nostra giunta ci sta già lavorando. Aspettiamo, oltre alle legittime raccolte firme, proposte concrete anche dal gruppo di minoranza.
Il sindaco Alessandro Milani e il gruppo di maggioranza "CambiAmo Airuno e Aizurro"
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