Qualche riflessione ''leggera'' sulla serata all’auditorium organizzata dal PD
Caro direttore,
alla fine hai fatto bene tu a non partecipare alla serata sul Mandic. Avevo storto il naso dopo il tuo severo articolo contro l'evento, ma devo ammettere, nonostante ancora oggi non lo condivida, che i fatti ti hanno dato ragione. È stata una bella parata per l'assessore Gallera di Forza Italia per il direttore generale Favini, meno per il consigliere Straniero del Pd. Null'altro. E che ridere vederli pavoneggiarsi al tavolo con le bandiere Pd !
Favini ha snocciolato gli investimenti degli ultimi tempi su Merate, ma non ha dato le risposte che i medici s'aspettavano. Il tema delle direzioni di presidio le aveva poste Aldo Castelli a inizio serata, ma inutilmente. E per un non addetto ai lavori, i numeri della direzione, apparentemente, smentiscono i profeti del declino dell'ospedale. Ma sappiamo che i nodi sono altri e lo sanno per primi i medici in sala che sebbene rumoreggiassero, non hanno profferito verbo. E come non capirli... L'approccio e il tono di Favini diciamo che non invoglia ad un posizionamento avverso.
Gino del Boca ha provato a dire che i soldi spesi al Mandic sono per adeguamenti strutturali e la rumorosa Pacchiarini che la paternità di qualche macchinario non è certo del nuovo dg, ma dei precedenti, tuttavia non si è andato oltre. Servivano altre competenze per contrastare il Dg che è focalizzato su Lecco, non sulla periferia.
L'assessore regionale ha parlato con enfasi, ha attaccato Roma per i mancati trasferimenti, ha detto quanto l'amore per il Mandic lo abbia già portato a Merate tre volte, complice anche una casa in proprietà in Valsassina. Una bella vetrina per lui. Onestamente devo dirti che è stato bravo, poco Mandicocentrico, come del resto Girelli, che a dispetto delle tue critiche ha parlato bene di sanità pubblica, ma non di quella locale.
Ti lascio con una suggestione, i due lapsus di Favini, che come tu ben sai dicono dell'inconscio.
Il primo nasce dalla folgorazione di Favini per il nuovo primario di Chirurgia, forse per merito di Radio Maria. Il dg ha detto che si coltiverà "l'eccellenza della chirurgia bariatrica (quella sull'obesità) a Lecco". Tutto il ragionamento lasciava intendere a Merate, perché anche un ospedale spoke deve avere forza attrattiva, ma poi, sbagliando, eccoti infilato il nome del capoluogo. Domandi il dg al suo primario di psichiatria - di Lecco, ovviamente - il significato della trasposizione, avremo risolto il rebus della serata.
Il secondo quando ha replicato a Gino del Boca, chiamandolo "dottor del Boca". Non che il segretario del Pd meratese non abbia conseguito il diploma, ma qui è la falsa lusinga del rimando che prevale, perché, ti assicuro, il tono del Dg è severo e intimorisce, financo supponente, come traspare dalla sua icastica posa.
alla fine hai fatto bene tu a non partecipare alla serata sul Mandic. Avevo storto il naso dopo il tuo severo articolo contro l'evento, ma devo ammettere, nonostante ancora oggi non lo condivida, che i fatti ti hanno dato ragione. È stata una bella parata per l'assessore Gallera di Forza Italia per il direttore generale Favini, meno per il consigliere Straniero del Pd. Null'altro. E che ridere vederli pavoneggiarsi al tavolo con le bandiere Pd !
Favini ha snocciolato gli investimenti degli ultimi tempi su Merate, ma non ha dato le risposte che i medici s'aspettavano. Il tema delle direzioni di presidio le aveva poste Aldo Castelli a inizio serata, ma inutilmente. E per un non addetto ai lavori, i numeri della direzione, apparentemente, smentiscono i profeti del declino dell'ospedale. Ma sappiamo che i nodi sono altri e lo sanno per primi i medici in sala che sebbene rumoreggiassero, non hanno profferito verbo. E come non capirli... L'approccio e il tono di Favini diciamo che non invoglia ad un posizionamento avverso.
Gino del Boca ha provato a dire che i soldi spesi al Mandic sono per adeguamenti strutturali e la rumorosa Pacchiarini che la paternità di qualche macchinario non è certo del nuovo dg, ma dei precedenti, tuttavia non si è andato oltre. Servivano altre competenze per contrastare il Dg che è focalizzato su Lecco, non sulla periferia.
L'assessore regionale ha parlato con enfasi, ha attaccato Roma per i mancati trasferimenti, ha detto quanto l'amore per il Mandic lo abbia già portato a Merate tre volte, complice anche una casa in proprietà in Valsassina. Una bella vetrina per lui. Onestamente devo dirti che è stato bravo, poco Mandicocentrico, come del resto Girelli, che a dispetto delle tue critiche ha parlato bene di sanità pubblica, ma non di quella locale.
Ti lascio con una suggestione, i due lapsus di Favini, che come tu ben sai dicono dell'inconscio.
Il primo nasce dalla folgorazione di Favini per il nuovo primario di Chirurgia, forse per merito di Radio Maria. Il dg ha detto che si coltiverà "l'eccellenza della chirurgia bariatrica (quella sull'obesità) a Lecco". Tutto il ragionamento lasciava intendere a Merate, perché anche un ospedale spoke deve avere forza attrattiva, ma poi, sbagliando, eccoti infilato il nome del capoluogo. Domandi il dg al suo primario di psichiatria - di Lecco, ovviamente - il significato della trasposizione, avremo risolto il rebus della serata.
Il secondo quando ha replicato a Gino del Boca, chiamandolo "dottor del Boca". Non che il segretario del Pd meratese non abbia conseguito il diploma, ma qui è la falsa lusinga del rimando che prevale, perché, ti assicuro, il tono del Dg è severo e intimorisce, financo supponente, come traspare dalla sua icastica posa.
Matrix