Gallera: la regione investe qui Merate resta presidio di 1° liv.
Gli interventi di Favini e Gallera sono stati interscambiabili. Certo, nello sviluppo dell'argomentazione il direttore generale ha fatto maggiormente leva sui numeri, ma le premesse e le conclusioni sono state sostanzialmente identiche. Entrambi stupiti che si parli ancora delle sorti del Mandic, si continuerà a lavorare per sostenerne l'attività. "È da tre anni che sono assessore ed è la terza volta che vengo a parlare su questo ospedale. Sono milanese, ma interpreto il mio ruolo con la massima serietà e quindi ogni territorio per me è importante. Qui ho lavorato intensamente perché si concludessero dei processi che si trascinavano da anni" ha sostenuto l'assessore per citare con orgoglio il nuovo reparto di Pneumologia INRCA.
"Ho potuto notare la straordinarietà di questo presidio. La forza di Regione Lombardia nata nel tempo che ha investito fortemente sull'intero reticolo dei presidi ospedalieri è dimostrata dal fatto che a Merate ci sono forse tra le migliori sale operatorie di tutta la Lombardia. Vado in giro con orgoglio a parlare del Mandic". Gli investimenti non mancano, secondo Gallera, che ha ribadito le cifre precedentemente esposte nelle slide del dott. Favini. "La Regione investe perché crede fortemente in questo presidio e lo ritiene importante. Per cui non c'è alcuna volontà di considerarlo inferiore, altrimenti non avremmo messo a disposizione tante risorse". Nota dolente è quella relativa alle assunzioni del personale. Duplice ragione secondo l'assessore al Welfare: da una parte le scarse possibilità concesse da Roma per spendere le risorse economiche e dall'altra, per quanto riguarda i medici, la difficoltà a reperire dei professionisti.
"Noi facciamo i concorsi per un posto indeterminato in Medicina d'urgenza al Mandic e non si presenta nessuno, ma non è solo un problema dei più periferici. I medici preferiscono andare nei migliori ospedali dove si impara molto". Pur non nascondendo delle difficoltà, Gallera ha garantito i massimi sforzi. "Qua abbiamo due ospedali, Lecco e Merate, che hanno dimensioni importanti e che lavorano insieme perché l'obiettivo è di offrire degli esiti di salute importanti, con una qualità omogenea e analoga". In un discorso a tutto campo ha rivendicato il riconoscimento del Mandic come DEA di primo livello, una dimostrazione di quanto la Regione crede nell'ospedale meratese, punto di riferimento per il territorio. Infine la chiosa: "Se voi siete consapevoli di avere un grande ospedale i medici vengono a lavorare qua. Se voi siete orgogliosi del vostro ospedale e noi continuiamo a lavorare così, il Mandic rimarrà un punto di riferimento straordinario e lo sarà sempre di più".
Paolo Favini e Giulio Gallera
"Ho potuto notare la straordinarietà di questo presidio. La forza di Regione Lombardia nata nel tempo che ha investito fortemente sull'intero reticolo dei presidi ospedalieri è dimostrata dal fatto che a Merate ci sono forse tra le migliori sale operatorie di tutta la Lombardia. Vado in giro con orgoglio a parlare del Mandic". Gli investimenti non mancano, secondo Gallera, che ha ribadito le cifre precedentemente esposte nelle slide del dott. Favini. "La Regione investe perché crede fortemente in questo presidio e lo ritiene importante. Per cui non c'è alcuna volontà di considerarlo inferiore, altrimenti non avremmo messo a disposizione tante risorse". Nota dolente è quella relativa alle assunzioni del personale. Duplice ragione secondo l'assessore al Welfare: da una parte le scarse possibilità concesse da Roma per spendere le risorse economiche e dall'altra, per quanto riguarda i medici, la difficoltà a reperire dei professionisti.
"Noi facciamo i concorsi per un posto indeterminato in Medicina d'urgenza al Mandic e non si presenta nessuno, ma non è solo un problema dei più periferici. I medici preferiscono andare nei migliori ospedali dove si impara molto". Pur non nascondendo delle difficoltà, Gallera ha garantito i massimi sforzi. "Qua abbiamo due ospedali, Lecco e Merate, che hanno dimensioni importanti e che lavorano insieme perché l'obiettivo è di offrire degli esiti di salute importanti, con una qualità omogenea e analoga". In un discorso a tutto campo ha rivendicato il riconoscimento del Mandic come DEA di primo livello, una dimostrazione di quanto la Regione crede nell'ospedale meratese, punto di riferimento per il territorio. Infine la chiosa: "Se voi siete consapevoli di avere un grande ospedale i medici vengono a lavorare qua. Se voi siete orgogliosi del vostro ospedale e noi continuiamo a lavorare così, il Mandic rimarrà un punto di riferimento straordinario e lo sarà sempre di più".
M.P.