Merate: servizio inclusione con Retesalute. Apre la nuova sede, è in Villa Confalonieri
Un terzo dei circa 1.500 beneficiari del reddito di cittadinanza contati in Provincia di Lecco al mese di settembre vive tra meratese e casatese. E' principalmente a loro, e naturalmente a coloro che in futuro avranno i requisiti per ottenere il sussidio, che si rivolgerà il nuovo servizio di inclusione sociale ideato da Retesalute e dall'ambito distrettuale di Merate.
Le operatrici Valeria Lombardo e Barbara Capello con l'assessore al sociale di Merate Franca Maggioni
Una nuova offerta nel panorama assistenziale alla povertà che avrà sede nella palazzina all'interno del parco di Villa Confalonieri, dove sono già ospitati diversi uffici di Retesalute, e fornirà grazie al lavoro coordinato di operatori e assistenti sociali supporto alle varie esigenze di chi in qualche modo non possiede una certa stabilità economica e sociale. La presentazione ufficiale del progetto si è svolta nel tardo pomeriggio di giovedì 6 novembre con una conferenza ospitata all'interno dell'ex Municipio di Merate nella quale sono intervenuti i principali promotori. Tra questo Filippo Galbiati, sindaco di Casatenovo e presidente dell'ambito distrettuale di Merate, che ha innanzitutto parlato dei meriti che hanno avuto le due misure di contrasto alla povertà più recenti, e cioè il reddito di inclusione e il suo ''successore'', il reddito di cittadinanza.
L'assessore ed ex sindaco di Viganò Renato Ghezzi, il sindaco di Casatenovo
Filippo Galbiati e Valerio Colleoni, vicepresidente del CdA di Retesalute
Flavio Donina, responsabile dell'area ufficio di piano di Retesalute, con le operatrici Marina Conti e Viviana Panzeri
Il presidente Galbiati ha quindi anticipato l'intervento che ha chiuso la conferenza, quello del responsabile dell'area ufficio di piano di Retesalute Flavio Donina, per citare le associazioni che daranno il loro apporto al nuovo servizio di inclusione sociale inaugurato mercoledì 6 novembre: Ale G, Coop Arcobaleno, La Seconda Tunica, Anolf e Auser Lecco, Namaste, Centro Aiuto alla Vita, l'Altra Metà del Cielo, Caritas di Barzanò e Casatenovo, Fondazione Clerici, il CPA De Andrè e la Cisl di Monza e Lecco. Donina, oltre a presentare le operatrici presenti che poi incontreranno e gestiranno le richieste di chi necessita sostegno, ha fornito qualche dato. Finora, ha spiegato, Retesalute ha seguito 141 nuclei famigliari beneficiari del Rei, mentre al momento non ha ancora gestito pratiche per l'ottenimento del reddito di cittadinanza.Le operatrici del servizio di inclusione sociale con Flavio Donina
A settembre, come anticipato, nel meratese si contavano circa 500 beneficiari del RdC (che comprende per un 17% anche le pensioni di cittadinanza). In questo numero vi sono compresi i destinatari del patto per l'inclusione sociale, patto per il lavoro, eventuali esonerati dalla sottoscrizione dei patti come i caregiver di minore di 3 anni o disabile grave, disabili, iscritti a un corso di formazione o occupati. L'importo medio mensile è di 398,36 euro, il più basso in Regione Lombardia dove il valore medio è di 416,42 euro.''Una delle sfide che ci troviamo a dover affrontare è quella di saper gestire le tante risorse economiche che abbiamo a disposizione'' ha chiarito Donina. ''Dai progetti PON nazionali con fondi europei abbiamo ricevuto per il triennio 211 mila euro, ai quali vanno ad aggiungersi altri 47mila euro per un altro bando. A questi dobbiamo aggiungere circa 570mila euro del fondo povertà. L'obbiettivo di questo servizio sarà anche quello di trovare gli strumenti giusti per impegnare nel migliore dei modi queste risorse''. L'incontro si è concluso con una visita negli spazi che ospiteranno il servizio.
A.S.