Mandic: inaugurata la mostra ''L'anatomia di Leonardo'', connubio tra arte e medicina
La hall dell'Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate ha ospitato nella mattinata di oggi l'inaugurazione di una mostra nata da una collaborazione molto particolare: quella tra la delegazione FAI dell'Alta Brianza e il presidio ospedaliero di Merate dell'ASST di Lecco.
il sindaco di Merate Massimo Panzeri, il direttore generale Paolo Favini, la
presidentessa dei FAI Alta Brianza Marcella Mattavelli e il dottor Andrea Cozzi
Marcella Mattavelli e Andrea Cozzi
L'esposizione, dal titolo "L'anatomia di Leonardo - un confronto tra arte, scienza e medicina" è stata allestita con lo scopo di portare un pezzo dell'arte del genio vinciano all'interno dell'ospedale, in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte. La mostra, che esplora la figura di Leonardo anche e soprattutto per il legame dell'artista con il nostro territorio, è una raccolta degli studi anatomici realizzati e messi a confronto con le immagini radiologiche degli stessi organi studiati dal genio.Come ha spiegato il dottor Andrea Cozzi, dottorando di Ricerca in Medicina translazionale e uno dei curatori della mostra, "l'obiettivo è quello di dimostrare come Leonardo da Vinci sia stato un precursore del metodo scientifico." Nonostante infatti l'artista si definisse "uomo senza lettere", è stata un'enorme curiosità a spingerlo ad esplorare ciò ha posto le basi per la ricerca scientifica.Durante il taglio del nastro sono intervenuti anche il direttore generale dell'ASST Paolo Favini, che ha sottolineato l'aspetto di unire la cultura artistica alla cultura medica, e di come l'importanza negli studi realizzati da Leonardo risieda tutta nell'interesse di esplorare e di scoprire dal vivo i segreti della scienza e della medicina.La parola è passata poi al sindaco di Merate, Massimo Panzeri: "In occasione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo sono state organizzate tantissime iniziative sul territorio" ha commentato "e non appena ho sentito parlare di questa mostra itinerante ho fortemente voluto il suo allestimento anche nel presidio di Merate, perché la ritengo di fondamentale importanza". La presidentessa della delegazione FAI Alta Brianza, Marcella Mattavelli, dopo aver ringraziato i curatori della mostra, i medici presenti e tutto il personale che opera all'interno del presidio ospedaliero, ha ricordato l'obiettivo ultimo dell'esposizione: quello di fare un discorso trasversale tra arte, scienza e medicina, che non sono mai delle realtà distinte, ma che si compensano e si equilibrano a vicenda."Questa mostra, promossa dalla nostra delegazione e poi presa in carico dal FAI Lombardia, è la dimostrazione di come - come diceva Pier Paolo Pasolini - sia possibile cogliere la bellezza anche laddove non si pensa che questa possa entrare" ha concluso. I pannelli rimarranno nella Hall del Mandic fino al 6 novembre. Alla riuscita della mostra hanno collaborato numerose realtà, oltre ai professori Sforza, Sardanelli, Gibelli, Messina, Cozzi e Piergigli, ideatori e curatori provenienti dall'Università degli Studi di Milano. Si tratta dell'esempio di che cosa possa nascere dall'unione di numerosi ambiti che cooperano tra loro.
G.Co.