Firenze: tanti lecchesi entusiasti presenti alla X° ''Leopolda''. In prima fila Stefano Motta con Panzeri, Ventrice, Niccolai

I "capi" storici del PD, quelli che nell'immaginario collettivo fanno base a Valmadrera non c'erano. Ma di sicuro il nuovo soggetto politico di Matteo Renzi ha mietuto vasti consensi nel lecchese. In prima fila alla X° Leopolda c'era Stefano Motta, attuale sindaco di Calco, già primo cittadino di Brivio e ex segretario provinciale del PD. L'avvocato Motta pareva destinato ad assumere la leadership del partito in provincia ma per qualche ragione la sua stella si è un po' offuscata. Resta tuttavia tra gli esponenti più ascoltati dal partito, soprattutto in Brianza.

Stefano Motta e Marco Panzeri


Dietro di Lui Marco Panzeri, renziano della prima ora, a lungo sindaco di Rovagnate, tra i fondatori di Retesalute di cui è stato presidente. "Una convention politica di alto livello" ci ha detto un attimo prima di salire sul treno per tornare a Milano. "Davvero molta gente, parecchi lecchesi, e, soprattutto, l'idea di un partito leggero ma con un programma concreto".
 

Giacomo Ventrice


Giacomo Ventrice non ha bisogno di presentazioni. Appena Renzi ha fondato Italia Viva ha subito aperto un comitato locale e alla Leopolda era anche lui tra i più convinti sostenitori dell'ex presidente del Consiglio. "Sono alla seconda Leopolda, ma questa 10 ma edizione ha visto una partecipazione oltre le attese, la gente ha dovuto rimanere fuori dai cancelli. Renzi ha tracciato la linea e contenuti politici per i prossimi 10 anni, è partito il tesseramento online e in un solo giorno siamo oltre 20 mila iscritti. Nei prossimi giorni si tratterà la messa a punto dell'organizzazione attraverso anche i comitati. Sono stati 3 giorni intensi e efficaci, ricordiamo che la Leopolda è un laboratorio di idee e progetti. Sono veramente felice della scelta di Renzi di formare un nuovo partito, non ho più sottoscritto una tessera di partito dalla fine dello SDI. Ora prendo questa tessera convinto del futuro che questa formazione politica avrà. Viva Italia Viva".

Anna Niccolai


Tra gli amministratori lecchesi presenti alla Leopolda numero 10 anche la consigliera comunale a Palazzo Bovara Anna Niccolai, componente dell'Assemblea provinciale del PD. "Mi sono recata a Firenze con lo spirito di voler capire cosa esprimesse questa piazza. L'ho trovata piena di energie e idee, una risposta al Papeete" ci ha detto Niccolai, rimasta soddisfatta del clima trovato. "Sono tra quelli che guardano Renzi con interesse e non come un nemico di cui preoccuparsi. Penso ci siano più elementi di condivisione che di divisione con il PD. Poi sui singoli provvedimenti Renzi starà addosso al Governo come una spina sul fianco, ma non sarà un avversario politico alla stregua del centro-destra". La consigliera di Lecco intanto rimane nel Partito Democratico, ha un mandato che finisce a breve e, si sa, Italia Viva eserciterà almeno un turno di riposo prima di scendere sul campo elettorale.

Luigina Perozzi ex membro provinciale del PD con il marito Franco Corti e Maria Elena Boschi


In sala anche, Paolo Autelitano di Calolziocorte, Luigina Perozzi di Lecco,  Ambra Biella , Enrico Panzacchi Paderno d'Adda, Sonia Mazzoleni membro dell'assemblea provinciale, Ferdinando de Capitani di Molteno  membro della segreteria, Anna Sanseverino consigliere di Lecco, Andrea Frigerio consigliere di Lecco.

Ferdinando De Capitani

Ferdinando De Capitani membro della segreteria di Lecco, è alla sua "prima" Lepolda. "Era una novità politica rilevante ed era giusto esserci. Premetto che il perimetro della mia area politica è attorno alla riforma costituzionale. Non sono un renziano ma sono vicino a quel pensiero riformista, progressista e molto trasversale. Sono a favore di un centrosinistra ampio, che si faccia anche una concorrenza sana sui programmi ma non sullo schieramento. Il PD deve interagire e fare battaglie comuni e se ci sono questioni dove ci si differenzia all'interno ben venga. Ma poi sui grandi temi ci si deve presentare compatti".

Fac-simile deella tessera


Combattuta su quella che sarà la sua casa politica appare Maria Sacchi, uno dei volti di primo piano del Partito Democratico a Lecco, membro del Direttivo cittadino e del Direttivo provinciale. A caldo, di rientro da Firenze, il cuore sembra batterle per Italia Viva, ma la ragione - per il momento - la fa soffermare dentro al PD. "Dopo quella dell'anno scorso, questa è la mia seconda Leopolda che, sebbene abbia segnato la nascita del nuovo partito, non è di Renzi. È un momento dove potersi confrontare e scambiare idee che aprono la mente per immaginare progetti ampi" ha detto l'ex consigliera comunale di Olginate. Alla Leopolda è rimasta impressionata dalla forte adesione, ma anche dalle esperienze che sono state messe in risalto dalle testimonianze dirette di amministratori locali e di professionisti. Un esempio che ha citato è quello del Comune di San Lazzaro di Savena, guidato dalla sindaca Isabella Conti, che è riuscito ad azzerare le rette di frequenza dell'asilo nido. "È la dimostrazione che se si vuole, si può fare. Poi il modo in cui realizzarlo si trova. Per me fare politica significa avere passioni, idee e visioni. Le persone passano, ma i progetti restano, lo ha sempre ripetuto anche Renzi" ha commentato Maria Sacchi. "Non si possono prendere le decisioni sulla scia delle emozioni, penso si debba ancora capire cosa vuole il PD. Dopo la vittoria di Zingaretti, il Partito Democratico ha assunto una forma diversa dal PD di Renzi e ha iniziato a volgere l'occhio troppo a sinistra" ha sostenuto la dem. Ma su Lecco la valutazione è ribaltata. "Nutro stima e fiducia per il segretario cittadino Alfredo Marelli e abbiamo grandi idee per la Lecco che verrà. Come PD cittadino abbiamo avviato prima delle vacanze estive un percorso verso le amministrative. Perciò continuo il mio impegno per Lecco che scindo dalle mie considerazioni sulla politica nazionale. Ma qualora arrivassi ad assumere delle scelte differenti sul piano nazionali, non potrebbero non esserci delle ripercussioni anche sul locale".

Anche il consigliere comunale cittadino Andrea Frigerio, che da metà 2017 fino all'unificazione dei circoli PD di Lecco ha guidato la sezione 3, si è recato alla Leopolda. "Ho avvertito un'atmosfera di energia, positività e serenità, che trasmette passione anche a chi nel suo piccolo cerca di fare qualcosa per la comunità - ha detto Frigerio - Dagli interventi di ieri pomeriggio di professionisti con esperienze in America, Norvegia, Inghilterra è emersa una voglia di Europa che si contrappone ai programmi dei sovranismi, per sentirsi cittadini italiani ma, una volta per tutte, anche europei". E se da una parte interpreta la sua trasferta fiorentina come un porsi in ascolto, che non si può negare a prescindere, dall'altra ha ammesso: "Dovremo fare una riflessione: al 31 dicembre scadono le nostre partecipazioni al PD e dovremo decidere se rinnovarle. Vedremo come si muove Italia Viva sul territorio e ugualmente come si muove il PD".
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