Osnago: una serata con don Walter Magnoni sui modelli economici a partire dalla 'Laudato Si'
Si è tenuto, nella serata di ieri giovedì18 ottobre, un incontro che ha visto don Walter Magnoni, professore di Etica Sociale presso la facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, esporre una relazione attorno al tema “Quale modello economico a partire dalla Laudato si’”. L’ospite, che ha mostrato doti di abile oratore riuscendo a coinvolgere il pubblico in più occasioni, ha analizzato e spiegato gli aspetti sui quali dovrebbe reggersi una sana economia che tenga conto dei principi ecclesiastici alla luce dell’enciclica “Laudato si’” pubblicata nel 2015.
Don Walter Magnoni
“Come saprete, la Chiesa non presenta alcun modello economico, ma sottolinea le problematiche di quelli esistenti” ha spiegato don Walter. Nel corso del suo intervento è stata ribadita in più occasioni l’importanza di considerare i problemi etici nella gestione dell’economia e delle risorse: una pratica che dovrebbe mettere al centro la persona e che non si concretizzi in quella che Papa Francesco ha definito la “cultura dello scarto” ove ogni aspetto è subordinato al profitto.
“La pubblicazione papale - ha continuato il relatore - viene erroneamente intesa come un’enciclica verde: la questione ambientale è riletta insieme alla questione sociale, quella della terra e della povertà va considerata come una duplice crisi”. Successivamente è stata letta e commentata l’enciclica capitolo per capitolo secondo lo schema ecclesiastico del “vedere, giudicare e agire”. Dapprima è stato illustrato come Papa Francesco denunci una noncuranza verso ciò che è debole, un’ingiusta sperequazione delle risorse disponibili e un processo definito di “rapidación”. “Forse qui non si realizza con le stesse modalità, ma abitando a Milano assisto allo spettacolo della corsa verso gli uffici il mattino e verso casa alla fine del lavoro in un viavai frenetico, sicuramente non era così accelerato il tempo quando gli uomini seguivano i ritmi della natura e delle stagioni” ha raccontato don Walter.
Papa Francesco ha individuato nel suo testo quello che ha battezzato “paradigma tecnocratico dominante” come vero elemento connotante la società contemporanea. Non si tratta, ha commentato l’ospite, di una critica alla tecnica fine a se stessa, ma di come questo strumento potentissimo sia asservito alla sola logica del profitto venendo a determinare una cultura dell’usa e getta e un sistema in cui ambiente, sicurezza sul lavoro et similia passano in secondo piano. “Pensate al potere monopolistico che detiene Google, attraverso la profilazione dell’utente (vera ricchezza di oggi) i risultati delle ricerche sono creati ad hoc, è Google che decide a un certo punto cosa mostrarci e cosa nasconderci arrivando alla situazione in cui i bisogni non sono neanche più indotti, ma preceduti”.
Come soluzione è proposta, tra le altre, la valorizzazione dell’acquisto come momento cruciale di politica dal basso, ad esempio la scelta (per chi se lo può permettere) di prodotti dal commercio equosolidale, a chilometro zero, realizzati senza materiale plastico ecc. che possa, una volta condivisa da una grossa parte dei consumatori, orientare le scelte aziendali e dei produttori. È seguito poi un interessante confronto col pubblico.