Il disastro quotidiano di Trenord e la bella favola del prolungamento della ''Est''

Ha ragione il lettore anonimo che stamane ci ha scritto sull'inutilità di sviluppare servizi sui ritardi dei treni. Sì, alcuni giorni ritardi e cancellazioni sono da ictus ma la norma è dai 5 ai 15 minuti di ritardo. Senza soffermarsi sulle condizioni dei convogli. Trenord, responsabile del servizio, è controllata al 50% da regione Lombardia per il tramite di FNM presieduta dal leghista Andrea Gibelli. Insomma è tutta una questione in casa Regione, governata dal marzo 2013 dalla Lega di Salvini, prima con Roberto Maroni e ora con Attilio Fontana. L'altro 50% è a mani Trenitalia divisione regione Lombardia, gruppo Ferrovie dello Stato, responsabile della rete, nel cui consiglio di amministrazione siede Flavio Nogara ex segretario provinciale della Lega. Dunque, con chi prendersela per la situazione da terzo mondo è chiaro a chiunque voglia vedere senza fette ideologiche sugli occhi.

Ma ancor più chiaro è il messaggio che questi disservizi spaventosi inviano quasi a ritmo quotidiano alle anime belle che vagheggiano il prolungamento della tangenziale est da Usmate a Olginate. Come se una volta - sia mai - realizzata l'opera, e cioè tra una ventina d'anni, il problema delle comunicazioni sarà risolto. Una stupidaggine davvero sesquipedale, soprattutto in un'epoca dove, finalmente, sta prendendo piede la consapevolezza dei danni quasi irreversibili che l'inquinamento sta provocando sull'ambiente e sul clima.

Rinnoviamo l'invito ai sindaci di fasciarsi e andare tutti assieme dall'ineffabile signora Claudia Maria Terzi, per paradosso, assessore regionale dal 2013 al 2018 all'ambiente e da allora assessore ai trasporti, esponente di primo piano della Lega, ovviamente, per dirle chiaro di porre fine a questo sconcio ma non con la marea di comunicati stampa di LN in base ai quali tutto va bene. Che venga una mattina in stazione, travisata, per ragioni di sicurezza, e viva la vita del pendolare. Poi prenda i provvedimenti del caso. Di rassicurazioni i pendolari ne hanno piene le tasche, sono anni che la situazione anziché migliorare peggiora. E una ragione ci sarà. Forse è più "proficuo" investire nelle strade, tipo l'infinita Pedemontana o la Bre.Be.Mi pressoché inutilizzata. Forse non "rende" investire sulla ferrovia. E per questo in una situazione catastrofica spunta il prolungamento della Est. Così si sposta il dibattito dalla realtà alla pura fantasia. E c'è pure qualcuno che ci casca.

Claudio Brambilla
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