Retesalute: si punta a una lista unitaria per il CdA. Per Merate tratta soltanto il Sindaco

Se davvero ci sarà una sola lista, come era negli auspici dell'assessore Maggioni di Olgiate, si potrà parlare di un risultato positivo per l'unità del territorio meratese-casatese. Quanto tale positività avrà ricadute sull'azienda speciale pubblica Retesalute lo si vedrà dai nomi scelti per assumere la carica di consigliere di amministrazione, scaturiti dalle trattative tra il PD, i sindaci di area, la Lega e i rappresentanti delle liste minori di centrodestra.
Come noto il nome più accreditato in queste prime ore di domenica 13 ottobre è quello di Alessandra Colombo per la presidenza. Accanto al lei ricorre il nome di Patrizia Monti, già direttore sanitario del San Leopoldo Mandic e poi dell'istituto dei tumori di Milano. Mentre del vecchio CdA dovrebbe rimanere Emilio Zanmarchi (Colleoni però ha presentato il proprio curriculum)
Dalla tornata elettorale sarebbero dunque esclusi due dei quattro fondatori di Retesalute, Giacomo Molteni, consigliere uscente e ex capodipartimento amministrativo dell'Asst di Lecco e Marco Panzeri, ex presidente e Gerolamo Corno, già direttore prima del Fatebenefratelli poi del Tumori di Milano e oggi, come volontario, di Faresalute.
Se così sarà l'Azienda farà a meno delle tre persone indubitabilmente più competenti ed esperte di cui l'intero territorio dispone; personaggi in grado di dialogare a qualsiasi livello di problematiche socio-sanitarie. Ma l'avevamo previsto tempo fa, c'erano due poltrone da presidente da assegnare e due candidati ideali per capacità ma inadeguati agli occhi dei partiti dominanti: PD e Lega. E difatti nessuno dei due andrà a occupare quelle poltrone.
Ma torniamo alla trattativa perché c'è un altro aspetto da rilevare che riguarda Merate. Massimo Panzeri, che pure non ha alcuna esperienza nel socio-sanitario pare abbia condotto in proprio le trattative. E sempre secondo indiscrezioni avrebbe tuonato che il CdA uscente - e magari non solo quello - andava azzerato. Senza guardare in faccia a nessuno. Poi però pare che abbia "negoziato" la permanenza del suo ex collega di Giunta quando sindaco era Andrea Robbiani, oggi assessore. Uno scambio di figurine insomma. Ma riprendiamo il discorso seguendo le tracce del nostro Sindaco che già lunedì 7 ottobre millantava di avere in tasca la lista unitaria, col fare di chi la sa lunga ed è ormai un maestro della negoziazione politica, diversamente apostrofata come inciucio. Ma, a domanda diretta, la lista non la mostrava. Giunti a sabato 12 ottobre, nel tentativo sempre caro ai cronisti di anticipare qualche notizia veniva interpellato il vice sindaco della città, Giuseppe Procopio il quale, tra l'addolorato e lo stizzito rispondeva di non saperne assolutamente nulla anche perché Panzeri si trovava all'estero e non rispondeva alle chiamate. Per l'area forzista e dintorni la coppia da proporre restava quella composta da Molteni e Corno. Indomito il cronista si rivolgeva all'alter ego del sindaco: Andrea Ambrogio Robbiani. Nonostante si tratti della più importante azienda pubblica meratese, fondata in città da meratesi, che assicura servizi alle persone sole, anziane, disagiate, inabili, a minori e portatori di handicap, Robbiani spiegava di non essersi interessato alla vicenda nomine perché preso con le problematiche dell'assessorato all'ecologia. Poi però, in un probabile soprassalto di consapevolezza, rendendosi conto che forse Retesalute è un filino più importante della "festa dell'uva", per modo di dire, assicurava che martedì in Giunta l'argomento sarebbe stato discusso ampiamente.
Già, peccato però che le liste di candidati debbano essere presentate entro le ore 12 di lunedì. Martedì è già tutto finito. Sarà preistoria. Ma questo, l'ex sindaco leghista, forse non lo sapeva nemmeno.
Dunque Massimo Panzeri ha avocato a sé la pratica, escludendo tutti gli altri membri della Giunta, forse ad eccezione dell'assessore ai servizi sociali Franca Maggioni.
Una buona mossa? A nostro parere assolutamente no. Anzi avrebbe dovuto convocare la conferenza dei capigruppo e cercare assieme a Aldo Castelli del centrosinistra di andare a proporre nominativi condivisi. L'unanimità per la città capofila sul tema principale che riguarda Merate avrebbe dovuto essere l'obiettivo del neo sindaco che invece, al contrario, sta mostrando un preoccupante atteggiamento accentratore non privo di tratti arroganti. Dimentico forse di aver vinto per una manciata di voti e di rappresentare comunque solo una minoranza degli elettori
Vuoi vedere che il Panzeri intende capovolgere, nei ruoli tra se stesso e la Giunta, la travolgente battuta attribuita a Paolo Strina, ex sindaco di Osnago il quale definì Merate il buco col meratese attorno? O che voglia vagamente imitare il marchese del Grillo......?
Claudio Brambilla
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