Lega: assoluzione togolese. Emergenza sicurezza
"Davanti ad un verdetto di tale portata, non si può rimanere indifferenti. Chiederemo al Ministro Bonafede di riferire in Aula" queste le parole pronunciate dai deputati e senatori della Lega: Giulio Centemero, Roberto Paolo Ferrari, Alessandra Locatelli, Nicola Molteni, Eugenio Zoffili, Paolo Arrigoni, Antonella Faggi e Erica Rivolta, a seguito delle notizie stampa di ieri che riferiscono dell'assoluzione del tologolese che lo scorso mese aveva aggredito due donne nella stazione ferroviaria di Lecco.
"Siamo davanti all'ennesima farsa. L' automatismo processuale con il quale, ogni volta che viene evocata l'infermità mentale corrisponde un'assoluzione, soprattutto quando a commettere il fatto sono immigrati, è una falla del nostro sistema giudiziario. Uno stato di diritto solo per taluni e non per gli italiani.
Con questa assoluzione non vi è solo il rischio di creare attenuanti, precedenti a chi arriva nel nostro paese e può aggirarsi indisturbato colpendo violentemente due cittadine (madri, studentesse, lavoratici...), rimanendo così impunito. Vi è anche un ulteriore pericolo: quello che tali situazioni possano generare un senso di insicurezza e sfiducia. E' necessario non alimentare la rabbia e la frustrazione che provano i nostri cittadini e le forze dell'ordine (che con grande professionalità si sacrificano per la nostra sicurezza) davanti a tali ingiustizie, ma accompagnare il sistema verso una riforma equa e garantista. Serve certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi.
Il battibeccare di queste ora tra gli esponenti del Governo sulla Riforma è la riprova che non vi è una convergenza di intenti e un reale interesse per l'emergenza sicurezza in Italia, ma solo un "tirare a campare" per garantirsi l'agognato stipendio a fine mese e la tanto ambita poltrona. Nel mentre continuano a verificarsi casi di violenza come in queste ore, sempre nella stazione di Lecco, dove un senegalese ha tentato di rubare la pistola ad un agente dopo aver spintonato una giovane ragazza".
"Siamo davanti all'ennesima farsa. L' automatismo processuale con il quale, ogni volta che viene evocata l'infermità mentale corrisponde un'assoluzione, soprattutto quando a commettere il fatto sono immigrati, è una falla del nostro sistema giudiziario. Uno stato di diritto solo per taluni e non per gli italiani.
Con questa assoluzione non vi è solo il rischio di creare attenuanti, precedenti a chi arriva nel nostro paese e può aggirarsi indisturbato colpendo violentemente due cittadine (madri, studentesse, lavoratici...), rimanendo così impunito. Vi è anche un ulteriore pericolo: quello che tali situazioni possano generare un senso di insicurezza e sfiducia. E' necessario non alimentare la rabbia e la frustrazione che provano i nostri cittadini e le forze dell'ordine (che con grande professionalità si sacrificano per la nostra sicurezza) davanti a tali ingiustizie, ma accompagnare il sistema verso una riforma equa e garantista. Serve certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi.
Il battibeccare di queste ora tra gli esponenti del Governo sulla Riforma è la riprova che non vi è una convergenza di intenti e un reale interesse per l'emergenza sicurezza in Italia, ma solo un "tirare a campare" per garantirsi l'agognato stipendio a fine mese e la tanto ambita poltrona. Nel mentre continuano a verificarsi casi di violenza come in queste ore, sempre nella stazione di Lecco, dove un senegalese ha tentato di rubare la pistola ad un agente dopo aver spintonato una giovane ragazza".