Sabbioncello: la comunità di Montevecchia 'accende' la lampada votiva di S. Francesco
Si riaccende la fiamma di San Francesco. Nella serata di ieri, venerdì 4 ottobre, il Convento di Sabbioncello di Merate ha ospitato la tradizionale funzione religiosa dedicata al Patrono d'Italia, rinnovando anche l'accensione della lampada votiva contenente l'olio che quest'anno è stato offerto dalla comunità di Montevecchia.
A presiedere la messa, insieme ai frati del Convento francescano, è stato dunque don Enrico Radaelli, con una presenza piuttosto numerosa di fedeli e di amministratori locali.
La ricorrenza si è dimostrata ancora una volta molto sentita e durante la sua omelia il parroco montevecchino ha sottolineato quanto sia importante che la lampada votiva simbolo della fede in San Francesco rimanga accesa ogni giorno nei nostri cuori.
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''E' una lampada che ci riscalda, che accende in noi la capacità di perdonare, di sorridere, di amare. Ma soprattutto nella nostra vita accende la speranza''. Don Enrico, soffermandosi su quest'ultima parola, ha citato Gianni Rodari e una sua breve poesia.
Il consigliere Mario Oldani di Cernusco e il sindaco Franco Carminati di Montevecchia
''Trovo che queste parole scritte da Rodari si adattino a questo momento, allo spirito che dovremmo avere davanti a questa lampada: se io avessi una botteguccia, fatta di una sola stanza - scriveva - vorrei mettermi a vendere, sai cosa? La speranza. Speranza a buon mercato! Per un soldo ne darei ad un solo cliente quanto basta per sei. E alla povera gente che non ha da campare darei tutta la mia speranza senza fargliela pagare''.
Il sindaco di Montevecchia Franco Carminati (che con l'occasione ha festeggiato anche il suo onomastico) e il consigliere comunale di Cernusco Luigi Mario Oldani, rappresentante della comunità che aveva offerto l'olio l'anno scorso, si sono quindi avvicinati alla lampada votiva per l'accensione.
E.C.