Lecco: un congresso con AIGO sul tema della Gastroenterologia
Venerdì 27 e sabato 28 settembre si terrà, presso l'Aula Magna dell’Ospedale Manzoni, il Congresso dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO), presieduto da Marco Soncini, Primario della Medicina Generale del nosocomio di Via dell’Eremo. Numerosi sono gli argomenti che saranno trattati nel corso del Congresso, tutti di grande attualità con alcune proiezioni verso il futuro. Tra questi, da ricordare quelli che riguardano le emorragie digestive che rappresentano una vera emergenza sanitaria con circa 40.000 ricoveri anno e una mortalità del 7%.
“Circa l’un terzo dei pazienti con sanguinamento digestivo – spiega Soncini – assume una terapia anti aggregante, o anticoagulante orale, e presenta almeno una patologia concomitante. Tra le cause più comuni di sanguinamento digestivo, troviamo l'ulcera peptica nel tratto digestivo superiore, le malformazioni vascolari e l'enteropatia da FANS nel piccolo intestino e i diverticoli nel tratto digestivo inferiore”.
“La terapia medica insieme alla terapia endoscopica ha sostituito la maggior parte degli interventi chirurgici che oggi sono limitati a meno del 2% dei casi. Numerose sono le competenze necessarie e una prevenzione degli eventi emorragici digestivi si ottiene grazie alla attività e alla collaborazione dei Medici di Medicina Generale, degli internisti e dei cardiologi, mentre la gestione dell'evento acuto si avvale del gastroenterologo endoscopista coadiuvato da competenze multidisciplinari”.
“Questo congresso voluto fortemente dall’Associazione Italiana dei Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO) in occasione del cinquantesimo anniversario della sua fondazione – prosegue il Primario del Manzoni – vuole fornire uno strumento formativo per tutti quei professionisti che vengono chiamati nella gestione clinica di questi particolari pazienti”.
“Ospitare questo Congresso, che porta qui a Lecco ricercatori e medici provenienti da tutto il nostro Paese – dichiara Paolo Favini, Direttore Generale dell’ASST di Lecco – è solo il primo passo intrapreso per far sì che la nostra Azienda diventi un’autorevole sede congressuale in grado di accogliere i più importanti e considerevoli studi intrapresi nei diversi ambiti d’eccellenza sanitaria oltre che della nostra provincia e della nostra regione, anche di tutt’Italia e non solo”.
“Circa l’un terzo dei pazienti con sanguinamento digestivo – spiega Soncini – assume una terapia anti aggregante, o anticoagulante orale, e presenta almeno una patologia concomitante. Tra le cause più comuni di sanguinamento digestivo, troviamo l'ulcera peptica nel tratto digestivo superiore, le malformazioni vascolari e l'enteropatia da FANS nel piccolo intestino e i diverticoli nel tratto digestivo inferiore”.
“La terapia medica insieme alla terapia endoscopica ha sostituito la maggior parte degli interventi chirurgici che oggi sono limitati a meno del 2% dei casi. Numerose sono le competenze necessarie e una prevenzione degli eventi emorragici digestivi si ottiene grazie alla attività e alla collaborazione dei Medici di Medicina Generale, degli internisti e dei cardiologi, mentre la gestione dell'evento acuto si avvale del gastroenterologo endoscopista coadiuvato da competenze multidisciplinari”.
“Questo congresso voluto fortemente dall’Associazione Italiana dei Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO) in occasione del cinquantesimo anniversario della sua fondazione – prosegue il Primario del Manzoni – vuole fornire uno strumento formativo per tutti quei professionisti che vengono chiamati nella gestione clinica di questi particolari pazienti”.
“Ospitare questo Congresso, che porta qui a Lecco ricercatori e medici provenienti da tutto il nostro Paese – dichiara Paolo Favini, Direttore Generale dell’ASST di Lecco – è solo il primo passo intrapreso per far sì che la nostra Azienda diventi un’autorevole sede congressuale in grado di accogliere i più importanti e considerevoli studi intrapresi nei diversi ambiti d’eccellenza sanitaria oltre che della nostra provincia e della nostra regione, anche di tutt’Italia e non solo”.